Milano

Parco Bassini, Verdi contro Sala: "Piegato a potere economico"

Taglio degli alberi al Parco Bassini, Verdi all'attacco di Sala "piegato al potere economico" del Politecnico. Milano progressista: "Allora si dimettano"

Parco Bassini, Verdi contro Sala: "Piegato a potere economico"

Sale di tono la protesta contro l'abbattimento degli alberi al Parco Bassini di Milano, decisione presa dal Politecnico e avallata dal Comune di Milano per poter realizzare i nuovi laboratori di Chimica in Città Studi. E lo scontro sembra già divenire anche politico all'interno della maggioranza a Palazzo Marino.

Il 9 gennaio alle 17 corteo del comitato "Salviamo il Parco Bassini" dalla sede dell'Ateneo sino a Palazzo Marino. Due le richieste: "Il Parco Bassini rimanga un’area verde non edificata" e "il Comune vieti la costruzione di nuovi edifici su tutte le aree verdi della città". Già 35 alberi sono stati tagliati lo scorso giovedì mattina, mentre è stato predisposto lo spostamento di altre 22 piante.

Molto dura la posizione degli ambientalisti e dei Verdi in particolare. Emblematico quanto scritto nel proprio blog sul Fatto quotidiano da Elena Grandi, portavoce dei Verdi e assessore al Verde del Municipio 1: "Alcune istituzioni e quasi tutti i partiti politici – e sì, anche quelli del centrosinistra – sono piegati al potere economico e non viceversa, come dovrebbe essere e non è", dichiara. E spiega: "Milano oggi è molto fumo e poco arrosto, purtroppo, e il concetto di bene comune assume sfumature opinabili – voglio essere prudente – perché dominano gli affari, gli interessi economici, i business dei costruttori. La lotta in difesa dell’ambiente non è solo una borraccia consegnata nelle mani di bimbi innocenti a beneficio delle telecamere, non è una lunga teoria di proclami roboanti, non sono tre milioni di alberi da piantare entro dieci anni". Un duro attacco frontale a Sala: "A Milano si continua a costruire, a consumare suolo, ad abbattere alberi, a sopravvivere in un luogo tra i più inquinati al mondo, a lasciare le periferie nel degrado, a trascurare il tema delle case popolari, degli affitti per i giovani, degli edifici pubblici e privati vuoti e abbandonati".

Parole che pesano, anche perchè oggi i Verdi, dopo la promozione di Paolo Limonta (Milano progressista) ad assessore, siedono anche tra i banchi di Palazzo Marino, con il neoconsigliere Enrico Fedrighini, che era stato candidato per Sinistra X Milano. Ed infatti le reazioni al post della Grandi non si fanno attendere. Su tutte, quella di Natascia Tosoni, consigliere comunale di Milano progressista. Che su facebook ha commentato: "Immagino che dopo questa presa di posizione ci siano atti conseguenti da parte di chi ha scritto l'articolo che è anche esponente della Giunta in municipio 1". Ovvero: "Restare o uscire dalla maggioranza... tertium non datur (troppo comodo)".








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