Parisi: "Lega prepotente, candida un fascista antisemita"
Il candidato sindaco del centrodestra Stefano Parisi contro la candidatura di Stefano Pavesi
"Una persona antisemita e fascista" che "nel mio lavoro non può trovare spazio": il candidato del centrodestra Stefano Parisi attacca duramente la scelta della Lega Nord di inserire in lista "prepotentemente" tra i candidati per il municipio di zona 8 Stefano Pavesi, militante del gruppo Alpha, legato a Lealtà e Azione. Parisi, in diretta su Radio Popolare, ha proseguito: "Rimane il rapporto tra Pavesi e alcune frange della Lega, questo danneggia molto la Lega e in parte anche noi, ci sono molti nostri elettori preoccupati, e hanno ragione. Mi auguro che questo ragazzo non sia eletto, resta per la Lega un nodo da sciogliere comunque. Milano è una città dove non prenderanno mai piede antisemitismo e atteggiamenti xenofobi, a Milano c'è paura e la Lega la intercetta. Chi nega che ci sia un problema e non lo gestisce, come ha fatto Pisapia, fa solo crescere i voti di chi gioca su questa paura".
Radio Popolare ha pubblicato sul proprio sito immaginni che ritraggono Pavesi sull'attenti in felpa nera alle commemorazioni dei morti della Repubblica di Salò dello scorso 25 Aprile al campo X di Milano e al campo 62 di Monza.
TAJANI: "NON SI PUO' LASCIARE MILANO NELLE LORO MANI" - La portavoce della lista 'Beppe Sala - Noi, Milano.', Cristina Tajani, in merito alle dichiarazione del candidato di centro destra alle Amministrative milanesi, Stefano Parisi, afferma: "Alla fine lo stesso Parisi ha ammesso di non potere nulla nei confronti della Lega e di essere quindi alla mercé del lepenismo di Salvini. Le dichiarazioni di questa mattina, con l'ammissione di aver subito la prepotenza della Lega, fino addirittura all'auspicio che un candidato nella sua coalizione non venga eletto, semmai ce ne fosse bisogno, lo certificano una volta di più. È una subalternità che rende sempre più evidente che la sua coalizione trova nell'antisemitismo e nella xenofobia due tratti distintivi e che lascia a Parisi appena il ruolo di buon viso a cattiva sorte". Conclude Cristina Tajani: "Impossibile pensare che si possa lasciare Milano nelle mani di chi non sa reagire".
DEL CORNO: "LA LEGA IMPONE, PARISI ESEGUE" - Filippo Del Corno di Sinistra X Milano commenta le dichiarazioni di Stefano Parisi a Radio Popolare afferma: "Avevo rivolto una semplice domanda al candidato Stefano Parisi: quale destra avrebbe governato Milano con lui sindaco, quella liberale e moderata o quella fascista e leghista? Non si è degnato di rispondermi, evidentemente perché si vergognava della risposta che invece ha dovuto dare oggi a Radio Popolare: la destra che potrebbe governare Milano con l'elezione di Parisi è quella xenofoba e antisemita del candidato leghista Pavesi". Aggiunge Del Corno: "La Lega impone i candidati, detta l'agenda, circoscrive le alleanze, scrive il programma: Parisi semplicemente esegue, sotto dettatura. E non è capace neanche di reagire a quella che lui stesso definisce una "prepotenza". A questo punto Parisi potrebbe finalmente rispondermi, inviando a me o a chiunque altro una richiesta di aiuto: "sono ostaggio di un partito, la Lega. Venite a liberarmi"". Conclude Del Corno "Al di là delle battute non credo davvero che Milano meriti un Sindaco che non è in grado, evidentemente, di guidare una coalizione e che di fronte alla prepotenza dei partiti alza bandiera bianca. Soprattutto se la bandiera bianca la alza di fronte alla xenofobia e all'antisemitismo; Milano ha dimostrato, nella sua storia, di saper alzare ben altre bandiere di libertà di fronte alle minacce del fascismo e del razzismo".
ROTA (IDV): "COME PUO' ESSERE LEADER...?" - Ivan Rota, capolista IDV alle comunali dichiara: “Parisi oggi ammette di subire la prepotenza della Lega che ha imposto il neofascista Pavesi come candidato. Se accetta queste prevaricazioni per un consigliere di zona, chissà cosa rischierebbe di subire per un assessore? Noi dell’Italia dei Valori e della squadra di Beppe Sala non ci vergogniamo di nessuno dei nostri candidati, anzi ne siamo orgogliosi. Chi come Parisi si augura che uno dei suoi candidati perda, dovrebbe seriamente chiedersi come faccia ad essere il leader di quella squadra”.