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Milano

"Una moschea in via Esterle? Fuori luogo": così il candidato sindaco del centrodestra Stefano Parisi al termine di una visita nel luogo che oggi ospita gli ex bagni pubblici al posto dei quali doveva sorgere un luogo di culto islamico. "E' proprio quello che gli abitanti di questo quartiere non vogliono. È necessario avere una legge nazionale che consenta ai sindaci di controllare chi sono i finanziatori e i promotori delle moschee. Oggi, se non abbiamo questo controllo, non possiamo fare moschee. Fare una moschea qui, sarebbe solo un accentuare una situazione di preoccupazione da parte di tutti gli abitanti di questa zona. Anche dal punto di vista del valore immobiliare questa zona ha perso molto per via dell'insicurezza che c'è in questo quartiere. Credo che prima di tutto dobbiamo portare la legalità, dobbiamo gestire l'integrazione, dobbiamo garantire dei luoghi di culto che devono essere fatti nella sicurezza totale. Solo la settimana scorsa abbiamo visto che sono stati arrestati dei terroristi islamici che operavano qui in Lombardia. Non possiamo essere superficiali su questo tema perché è delicato".

"LIBERTA' DI CULTO MA NEL RISPETTO DELLE REGOLE" - Spiega Parisi: "Sicuramente dobbiamo garantire libertà di culto a tutti, ma dobbiamo essere sicuri che chi lo fa lo faccia nella buona fede, nel rispetto delle nostre regole. Questa è una richiesta che arriva anche dal mondo musulmano, perché il loro interesse è di non generare una paura per l'islam, ma di fare integrare il mondo musulmano con la nostra civiltà". Conclude Parisi: "Per questo motivo dobbiamo stimolare il governo perché questa norma venga fatta presto in modo tale che i sindaci possano operare nella totale sicurezza dei loro cittadini e degli stessi musulmani nei nostri territori". A chi gli chiede quale potrebbe essere un luogo adatto per far sorgere una moschea, se non via Esterle, Parisi risponde: "Dobbiamo valutare quali sono i criteri urbanistici per poter fare azioni di questo tipo, credo che ci siano anche dei luoghi che già adesso operano, alcuni dei quali potrebbero essere trasformati già adesso in luoghi di culto. Dobbiamo fare un ragionamento sullo sviluppo e il coordinamento urbano che consenta in totale sicurezza e trasparenza di fare le scelte giuste in questo ambito".

SALA: "MOSCHEA FUORI LUOGO? E DOVE LA METTIAMO?" - Giuseppe Sala, candidato sindaco del centrosinistra, commentando le parole del suo avversario Stefano Parisi che stamattina, visitando via Esterle, ha spiegato che realizzare una moschea in una zona come quella sarebbe "fuori luogo", e chiede: "Ha detto anche dove la metterebbe? Qui siamo sempre al solito punto, il punto del no. Non farei così, non sono d'accordo così, però da chi vuol governare ci sia aspetterebbe anche qualcosa di più propositivo. La mia proposta io l'ho fatta e quindi confermo la necessità di una moschea. Se col bando attuale non si può andare avanti si troverà una soluzione per farne un altro rapidamente. Dall'altra parte sento sempre dire che non si può, ma non viene fuori una proposta". A chi gli chiede se gli ex bagni pubblici di via Esterle siano un posto adatto per la realizzazione di un luogo di culto risponde: "Nel bando era quello (il posto previsto, ndr), adesso andiamo a verificare se ci sono ancora le condizioni. Rimane il fatto che una moschea è necessaria altrimenti siamo nella piena illegalità".

LA VISITA AL MERCATO DI VIA CAMBINI: "PISAPIA, ALTRO CHE INTEGRAZIONE..." - Il candidato sindaco del centrodestra Stefano Parisi ha visitato anche il mercato di via Cambini e afferma: "Questo quartiere, nel programma di Pisapia, doveva essere il modello di integrazione. Oggi è uno delle zone più degradate di Milano e c'è anche qui una forte frattura sociale dove un'immigrazione non gestita e fuori dal rispetto delle regole ha generato un malessere sociale molto grave. Questa è una delle zone di cui dobbiamo occuparci prima possibile". Dopo aver parlato con diversi residenti della zona, Parisi ha voluto visitare lo stabile di via Cavezzali 11, un ex residence privato le cui stanze sono state occupate e trasformate in appartamenti e a cui, a detta dei cittadini che lo hanno segnalato al candidato, affermano: "non ci si può avvicinare". Stefano Paridi, riguardo all'ex residence spiega: "Li c'è una situazione molto complicata dal punto di vista proprietario, però c'è anche un'attività illegale molto diffusa di spaccio di droga e di illegalità. Credo che l'illegalità vada comunque contrastata e va presidiato il territorio, a prescindere dagli eventi che riguardano una casa privata. Il fatto che alcuni abitanti di quella casa facciano attività illegale è un tema che riguarda le forze dell'ordine, non la proprietà dello stabile. In più, quello è uno stabile di una proprietà fallita, c'è una situazione molto confusa dal punto di vista proprietario che va affrontata. Però, innanzitutto, da subito, va affrontato il tema della legalità e dei comportamenti criminali che stanno sconvolgendo il quartiere".  A seguire, Parisi ha visitato una bocciofila comunale e si è trattenuto a fare una partita. Infine, ha fatto un sopralluogo in via Esterle, negli ex bagni pubblici dove avrebbe dovuto sorgere una moschea.

SALA A VILLAPIZZONE: "PROMETTO GRANDE IMPEGNO" - Giuseppe Sala ha visitato invece il quartiere Accursio- Villapizzone: “Il quartiere di Accursio- Villapizzone è un quartiere per il quale mi sento di promettere un grande impegno. Oltre alla riqualificazione di via Console Marcello e della Piazza Prealpi, come richiesto dai cittadini durante la nostra iniziativa “Ogni giorno, ogni quartiere”, dobbiamo lavorare per la creazione di luoghi di aggregazione che siano facilmente fruibili dai residenti dell’area e, come ho già detto in tutte le periferie che sto visitando, sulla sistemazione delle case popolari sia con MM sia sedendoci a un tavolo con la Regione per individuare le modalità migliori per porre fine a una situazione di degrado non più accettabile”. Prosegue Sala: "Dobbiamo riuscire a intervenire per limitare il degrado e le situazioni difficili come al parco Testori, recentemente recintato e dove una task force di Polizia Locale, insieme alle guardie ecologiche volontarie (GEV), interviene per limitare tutti quei fenomeni di microcriminalità e di disturbo della quiete pubblica che si creano soprattutto nei fine settimana. Insieme dobbiamo pensare a come rendere vivo e ricco di iniziative questo parco, per scacciare definitivamente tutti i malintenzionati. Come amministrazione ci impegneremo per favorire l’integrazione fra le varie comunità etniche presenti, nel rispetto degli spazi pubblici che devono tornare vivibili e sicuri, ma deve essere chiaro che esistono i diritti, ma anche i doveri, saremo intransigenti su questo, nessuno spazio ad illegalità e prevaricazione. In piazza Mantegazza sono stati installate le telecamere, e vogliamo già da ora mettere in programma lo sgombero del campo Rom di viale Grotto con la sistemazione degli occupanti come fatto in tanti luoghi della città e da ultimo in Via Idro. Dovremo lavorare anche tramite incentivi per favorire gli investimenti e gli insediamenti di nuove attività. Mi piacerebbe pensare per quest’area un progetto speciale di riqualificazione che la renda più viva e dove le varie comunità che la abitano imparino a vivere insieme nel rispetto del bene comune". Conclude Sala: "Ci sono poi importanti progetti di riqualificazione che dobbiamo accogliere con positività come quello quello di Garage Italia Customs nell’ex Stazione Agip di Piazzale Accursio, una area da troppo tempo abbandonata. Questo intervento porterà cose buone per il quartiere e noi ci impegneremo ad ascoltare i cittardini per migliorarlo ancora di più. Sono i primi passi di recupero di un’area che ha delle difficoltà, ma che può diventare, anche grazie all’aiuto dei privati, una scommessa della futura amministrazione".

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