Parisi sbarca in Lombardia. "In Ncd ogni giorno la sua pena"
In Regione arriva Energie per l'Italia
di Fabio Massa
Venerdì, quando si riunirà il consiglio regionale, Mauro Piazza non sarà più in Lombardia Popolare. Va a costituire (seppur non formalmente, perché ci vogliono altri due consiglieri) il gruppo di Energie per l'Italia. Il movimento di Parisi entra così in Regione sia al governo - con il sottosegretario Daniele Nava - sia in consiglio. Spiega Piazza ad Affaritaliani.it: "In Alternativa Popolare, a livello nazionale, ogni giorno aveva la sua pena. Con la Sicilia si è passato il segno. Raffaele Cattaneo? Credo che nella quarta casa del centrodestra ci sia posto per i nostri amici. Gli tengo il posto in caldo..." L'INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT MILANO
Consigliere Piazza, ormai quello di cui si è tanto parlato è un fatto: in Regione arriva Energie per l'Italia.
Dopo le dichiarazioni di Parisi, è una decisione presa. Una scelta maturata nel tempo, con uno stile come al solito sereno e non arcigno, ma assolutamente una scelta definitiva.
Motivazioni?
La motivazione è semplice: pur venendo da un'esperienza umana e politica straordinaria, come quella di Lombardia Popolare, con la quale i rapporti sono ottimi, purtroppo c'era una incongruenza ormai insanabile. Una incongruenza con i nostri valori, la nostra storia, le nostre idee e anche con il territorio nel quale siamo molto ben radicati.
Quando ha iniziato a emergere l'incongruenza?
Con il no al referendum, poi il governo a sinistra che non era più di unità nazionale, poi l'escalation con i voucher, lo ius soli e tutto il resto. Ogni giorno la sua pena, fino alla Sicilia. Non ne potevamo più. La Sicilia traccia una linea precisa di collocazione. Viceversa il movimento di Parisi è il luogo dove ci sentiamo a casa.
A proposito di Parisi, nella sua intervista ad Affaritaliani.it Milano lancia un monito a chi pensa di andare a sinistra. Evidentemente qualcuno di Lombardia Popolare ci sta pensando...
Credo che all'interno del gruppo ci possa essere qualcuno che la pensa in questo modo, che reputi la sinistra una alternativa. Io devo dire che la Storia dimostra il contrario. La Lombardia è sempre stata coerentemente di centrodestra. La coerenza della Lombardia ha impedito anche fughe a sinistra a livello nazionale.
A Parisi, che chiama i ciellini nella quarta casa del centrodestra, risponde Cattaneo dicendo che la loro storia non si può inglobare.
Mettiamola così. Io e Daniele Nava, che si sta occupando di tutta la rete territoriale, pensiamo che stiamo andando in un luogo dove aspettiamo i nostri amici. Una casa che sarà il luogo naturale di residenza per chi si riconosce nei nostri valori. Posso dire a Raffaele Cattaneo che gli tengo in caldo il posto, che lo aspetto. Se poi questo deve avvenire in termini più allargati e inclusivi, ben venga. Non abbiamo alcuna velleità di imporre qualcosa. Però ci deve essere chiarezza nel posizionamento politico: noi sosteniamo la ricandidatura di Maroni in un orizzonte chiaramente di centrodestra.
Conferma quanto detto da Parisi, ovvero che farete una lista?
Certo. Ci sono tanti elementi che si stanno avvicendando. E' un passaggio importante.