Milano

Parnasi, Sala: "50mila euro dalla moglie del tutto regolari"

La moglie di Sandro Parnasi ha finanziato, tramite il Pd, per 50mila euro la campagna elettorale di Beppe Sala. Il sindaco: "Tutto regolare"

Parnasi, Sala: "50mila euro dalla moglie del tutto regolari"

"In campagna elettorale, come ovvio, mi sono rivolto a persone fisiche e aziende che intendevano sostenere la nostra campagna e, altrettanto ovviamente, ho chiesto anche un contributo al principale partito della mia coalizione, ovvero il Partito Democratico. Il PD nazionale mi ha in parte finanziato direttamente e in parte ha veicolato alcuni suoi finanziatori. Tra questi c'era anche la signora Maria Luisa Mangoni, moglie di Sandro Parnasi, per la somma di 50mila euro. Il finanziamento e' avvenuto con modalita' tracciabili e nel rispetto delle regole". La precisazione e' del sindaco di Milano Giuseppe Sala che dal suo profilo Facebook commenta l'articolo uscito oggi su il Fatto Quotidiano in cui l'imprenditore Luca Parnasi, finito ai domiciliari per una inchiesta sul nuovo stadio della Roma, rivendica in una intercettazione un rapporto 'privilegiato' con il primo cittadino di Milano, per aver contribuito alla sua campagna elettorale. Inoltre, spiega Sala, quel finanziamento "e' stato inserito, come previsto dalle norme, nel rendiconto gia' depositato presso la Corte d'Appello e reso pubblico nel settembre 2016, a conclusione della campagna. Tutto dunque nella massima trasparenza".

"Nella mia "milanesita'" - aggiunge - non avevo mai nemmeno saputo dell'esistenza della famiglia Parnasi". "Il signor Parnasi, da quanto si legge, afferma che 'Se alzo la cornetta lui mi risponde, dice che mi e' grato: ora siamo i primi per lo stadio del Milan" - continua il sindaco Sala - . Sono una persona educata e, di norma, rispondo alle telefonate che ricevo". "Ma rimane il fatto - aggiunge - che non ricordo di una conversazione telefonica con Parnasi (credo che la cosa sia facilmente verificabile). Oltretutto e' emerso che per incontrarmi ha avuto bisogno di passare attraverso un mio conoscente".

Sala: "Parnasi e lo stadio del Milan? Proposta respinta"

"E' piu' che documentabile che Parnasi fosse interessato, su incarico del Milan, alla realizzazione dello stadio nello scalo Farini. A questo proposito sia io che l'assessore Maran abbiamo incontrato lui e il suo team. E tutti hanno visto come e' andata a finire: proposta respinta". Cosi' il sindaco di Milano Giuseppe Sala che 'dice la sua' attraverso il suo profilo Facebook, sulle intercettazioni di Luca Parnasi che lo riguardano, pubblicate oggi su un quotidiano, nelle quali l'immobiliarista dice che il sindaco gli e' grato per un finanziamento fatto alla sua campagna elettorale e che adesso lui sarebbe in prima linea per fare lo stadio del Milan.

Sala: "Un'altra volta Milano dimosta che la politica non si fa condizionare"

L'amministrazione del Comune di Milano citata piu' volte nelle intercettazioni dell'inchiesta che ha portato a nove arresti per il nuovo stadio della Roma, ne esce 'pulita' e il sindaco Giuseppe Sala non nasconde una certa soddisfazione. "Un'altra volta, Milano dimostra che certamente la politica non si fa condizionare" dice il sindaco "Mi pare una storia esemplare di come nel rispetto delle regole poi le cose si fanno". Quanto alla intercettazioni nelle quali l'imprenditore Luca Parnasi dice di avere un rapporto privilegiato con il sindaco Sala che gli e' grato per il finanziamento di 50 mila euro avuto in campagna elettorale, Sala replica che se avesse saputo "che ha finanziato anche altri, avrei fatto quello che ho fatto con Benito Benedini (ex presidente di Fiera Milano che aveva dato un finanziamento 'bipartisan' ai due candidati sindaco di Milano, Sala e Stefano Parisi, ndr.). Nel momento in cui, con rispetto per il signor Benedini, ho visto che finanziava me e il mio concorrente ho restituito i soldi". Tornando all'inchiesta romana, Sala aggiunge che "Bisogna distinguere tra le chiacchiere e i fatti. Le chiacchiere, nelle intercettazioni uno puo' dire 'alzo il telefono e quello mi riceve e mi e' grato'. Resta il fatto che io non ricordo di una telefonata con il signor Parnasi. Parnasi io l'ho visto due volte. La prima in campagna elettorale quando il Pd ce l'ha introdotto e lui si e' presentato come rappresentante di una famiglia di sinistra che ha sempre sostenuto la causa di sinistra. Poi l'ho incontrato una volta , pero' com'e' andata sta nei fatti. Cioe' e' venuto perorando la causa dello stadio del Milan allo Scalo Farini e noi gli abbiamo detto che non era pensabile e li' e' finita".  

Sala ribadisce tuttavia che da parte degli uomini di Parnasi non c'e' stata alcuna offerta di una casa in cambio di favori all'assessore all'urbanistica Pierfrancesco Maran come invece emerge dalle intercettazioni. "Mi pare che Maran abbia chiarito. Non c'e' stata nessuna offerta di un appartamento. Quello che Maran ha detto - conclude - e' che loro gli hanno detto 'ma magari ci sono altre regole' e Maran ha risposto che di 'regola ce n'e' una sola'







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