Milano
Nomina Pasini (Confindustria), congratulazioni da Cgil Lombardia: "Ora responsabilità nelle crisi aziendali"
Le congratulazioni di Cgil Lombardia per la nomina di Pasini al vertice regionale di Confindustria: "Siamo di fronte a una fase complessa per l'industria"
Nomina Pasini (Confindustria), congratulazioni da Cgil Lombardia: "Ora responsabilità nelle crisi aziendali"
IMPRESE-LAVORO.COM - Milano - Cgil Lombardia esprime le proprie congratulazioni al nuovo Presidente di Confindustria Lombardia, Pasini, con gli auguri per il delicato e importante compito che lo attende. Questa la nota: "Siamo di fronte a una fase complessa per l’industria italiana ed europea, con ripercussioni significative sull’economia lombarda. Il rallentamento economico sta determinando un forte aumento della Cassa Integrazione Ordinaria, la chiusura di unità produttive – come nel caso della Xilopan di Cigognola – e numerose vertenze che coinvolgono centinaia di persone: 300 esuberi annunciati all'Iveco di Suzzara, 800 alla Beko di Cassinetta, circa 150 alla Siae di Cologno Monzese. In questo contesto, riteniamo fondamentale che Confindustria Lombardia si impegni per affrontare la crisi con soluzioni non traumatiche, tutelando l’occupazione e la capacità produttiva. È essenziale fare pieno ricorso agli ammortizzatori sociali conservativi, per garantire la massima protezione alle persone che lavorano. Inoltre, crediamo sia urgente avviare un piano straordinario di investimenti produttivi, coinvolgendo risorse delle imprese e cogliendo le opportunità offerte dalle transizioni industriali in corso. La riduzione dell’impatto ambientale e l’innovazione digitale dei processi e dei prodotti devono essere pilastri di questa strategia. Preoccupa, inoltre, la situazione degli impianti Versalis di Mantova, a seguito del piano industriale ENI. Abbiamo già chiesto un incontro alla Regione Lombardia e auspichiamo che anche Confindustria esprima il proprio punto di vista su questa vicenda cruciale per il territorio. Cgil Lombardia è pronta al confronto in tutte le sedi, a partire dalle Federazioni di categoria. Ognuna e ognuno, nel rispetto del proprio ruolo e della propria responsabilità, deve agire per proteggere il sistema produttivo e garantire continuità occupazionale e reddito a chi lavora".