Passera, Milano ultima delusione: addio alla politica attiva
Corrado Passera intenzionato a rinunciare all'impegno politico: l'ultima grande delusione la campagna elettorale milanese
L'ultima spallata è stata il tentativo di conquistare la fascia da primo cittadino di Milano: una avventura conclusasi male, con il ritiro e il sostegno a Stefano Parisi. Ora Corrado Passera sembra aver deciso di chiudere definitivamente con la politica, che nonostante le aspirazioni e gli imponenti mezzi economici messi in campo è stata decisamente avara di soddisfazioni con l'ad di Intesa Sanpaolo. Nominato ministro all'epoca di Mario Monti, poi l'idea di tentare la scalata al centrodestra moderato con il progetto Italia Unica. Declinando nel capoluogo lombardo in "Milano Unica". Ma la scelta di Silvio Berlusconi e del centrodestra di puntare sull'alter ego Parisi è stato il colpo di grazia alle ambizioni del manager.
Ora, come racconta Repubblica, Italia unica è in piena dismissione. Chiusi a luglio i dodici contratti a termine e a tempo indeterminato dei dipendenti dirigenti della struttura, lasciata la sede romana di via Santa Teresa, con affitto da onorare fino a dicembre, restano quattro amministratori. E un ultimo progetto: quello di una "congiunzione dolce" con Idea di Gaetano Quagliarello, un nuovo soggetto che, per sua stessa scelta, vedrebbe ad ogni modo Passera decisamente defilato.