Milano

Pastorella: “Terzo Polo al Nord oltre le aspettative”

di Stefano Marrone

Pastorella: “Gelmini alle Regionali? Valutiamo"

A chi ironicamente dopo le elezioni ha definito l’alleanza Azione e Italia Viva “il sesto polo” Giulia Pastorella risponde: “Quale fallimento! In poche settimane siamo riusciti ad andare oltre il 7%”. Un risultato che, secondo la vicepresidente di Azione, “al Nord è andato ben al di là delle più rosee aspettative”. La neoeletta deputata disegna il posizionamento del Terzo Polo dopo il voto. Con un occhio alle Regionali lombarde del prossimo anno. 

Milano, la città progressista, ci ha premiato

La biografia di Giulia Pastorella sul sito del partito recita “Spirito milanese, Visione europea”. E per la Consigliera comunale, ormai prossima a diventare onorevole, “è stato naturale aprire la campagna elettorale di Azione-Iv proprio a Milano”. 

Una scelta che ha premiato la 36enne neoeletta deputata alla Camera con oltre 54mila preferenze, il 23% dell’uninominale del centro città. “Siamo diventati il secondo partito a Milano, di poco dietro il Partito democratico. È il miglior risultato nazionale per la coalizione”. La valanga di preferenze è merito anche di “una campagna elettorale simile a quella per le Comunali dello scorso anno”.  Da Palazzo Marino a Montecitorio “il legame con il territorio rimarrà, al contrario di molti paracadutati”. 

Non solo il partito degli imprenditori

Il risultato nel capoluogo lombardo non premia il centrodestra, in controtendenza con il voto nazionale. “Milano è da sempre una città a vocazione riformista e liberista. La città ideale per accogliere il messaggio e il programma di Azione”. 

Il flusso di voti ha rivelato una distribuzione piuttosto omogenea dei voti ai Azione su scala nazionale. E Pastorella frena anche chi bolla Azione come il partito delle aziende. “Abbiamo riscosso successi nelle zone del paese dove c’è crescita e produttività, ma i nostri pilastri sono anche sanità e scuola”. 

Abbiamo risvegliato gli astenuti

L’investimento su scuola e ricerca, con uno dei programmi che maggiormente si è concentrato sull’istruzione, è stato premiato dal voto giovanile. Azione e Italia Viva hanno fatto il boom tra gli under-40. “Da una rilevazione dell’Istituto Ixè risultiamo il primo partito nella fascia tra i 18 e i 24 anni”.

In campagna elettorale Carlo Calenda si è proposto come alternativa al bi-populismo. Anche se gli molti gli imputano di aver sottratto voti soprattutto al centrosinistra. La vicepresidente di Azione replica secca: “Abbiamo risvegliato gli astenuti. Non abbiamo rubato, ma moltiplicato i voti nel paese portando a votare molti potenziali astenuti”.

Scenari politici e ipotesi Gelmini

Dopo il voto, si aprono le porte di un Parlamento in cui, assicura la neoeletta deputata: “Azione farà opposizione costruttiva. Faremo accordi nel merito, con una geometria variabile in base ai singoli provvedimenti”. Uno scenario che si prospetta simile a quello della precedente legislatura “ma siamo passati dal 3 all’8%. Durante il primo governo Conte – che non si può certo definire garantista - Azione, con il suo unico deputato Enrico Costa, è riuscita a far passare tre importanti provvedimenti sulla giustizia, lontani dal orientamento giustizialista del governo di allora.

Al governo però adesso andrà il centrodestra. “La destra che ha vinto le elezioni è sovranista: con noi non può funzionare”. Si prospetta quindi un posto per Azione tra i banchi dell’opposizione, “così come avviene in Lombardia, in cui non siamo nella maggioranza di Fontana”. Lo sguardo è già alle Regionali per il Pirellone della prossima primavera. “Noi supportavamo la candidatura di Cottarelli, che però ha scelto di scendere in campo col Pd e, dopo il voto, sembra navigare in cattive acque”. Alla domanda su una possibile candidatura della sua compagna di partito Mariastella Gelmini, come possibile volto per la corsa al Pirellone di un rinato campo largo Pastorella dichiara: “E’ la prima volta che mi si pone il nome. Lo valuteremo”.








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