Pavia, aree di crisi: Confindustria e sindacati uniti nella protesta - Affaritaliani.it

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Pavia, aree di crisi: Confindustria e sindacati uniti nella protesta

Pavia, nota congiunta di Confindustria e Cgil-Cisl-Uil contro l'individuazione delle aree di crisi da parte della Regione: "Fortemente penalizzati"

IMPRESE-LAVORO.COM - Pavia – Vibrata protesta di Confindustria Pavia, Cgil-Cisl-Uil di Pavia in merito all’individuazione da parte della Regione Lombardia, delle aree di crisi industriale non complessa. “L’individuazione da parte della Regione delle aree di crisi industriale non complesse penalizza fortemente e ingiustificatamente la provincia di Pavia. La Giunta Regionale – spiega la nota congiunta - ha cancellato dall’elenco delle aree predisposto dal MISE, pressoché l’intera parte che interessava la nostra provincia, cioè i due sistemi locali del lavoro di Stradella e Sannazzaro. La decisione regionale è avvenuta senza ascoltare il territorio e le sue rappresentanze economiche, sociali ed istituzionali, cosa che avrebbe invece consentito di dare il giusto peso alle criticità esistenti e di individuare più facilmente le priorità. Incredibilmente, la delibera della Giunta Regionale si è invece basata su criteri di scelta che hanno privilegiato situazioni di forza anziché di difficoltà. Dall’elenco ministeriale, si è in sostanza tagliato le aree più deboli. Il territorio perde così un’opportunità di usufruire di incentivi per gli investimenti produttivi. Le ragioni dell’industria e del lavoro in questo territorio non trovano evidentemente adeguata rappresentazione ed ascolto a livello regionale, se la Giunta Regionale ritiene che in questa provincia non vi siano situazioni rilevanti di crisi industriale se non nei sei Comuni di Arena Po, Mezzanino, Montù Beccaria, Redavalle, Spessa e Santa Maria della Versa, gli unici del pavese salvati dalla scure regionale. Ribadiamo invece la necessità di una incisiva azione di politica industriale su questo territorio, che deve vedere la Regione protagonista. E’ questa una irrinunciabile priorità per il tavolo per la competitività che si è insediato lo scorso 23 settembre su nostra iniziativa. Ci attendiamo concreti strumento di intervento che dimostrino nei fatti una nuova attenzione allo sviluppo economico della provincia pavese”. Conclude la nota delle realtà pavesi.








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