Milano

Pavia, bimbo bullizzato dalle maestre: a settembre torneranno a insegnare

Una maestra assolta e altre due lievemente sanzionate per aver definito in una chat un loro alunno un "pirla" e "bambino di m...". Indagata la madre del bambino

Pavia, bimbo bullizzato dalle maestre: a settembre torneranno in classe

Nella chat delle maestre definivano un loro alunno di otto anni un "pirla" e "bambino di m...". Ma erano state scoperte dalla madre del piccolo grazie ad un computer lasciato sbadatamente acceso. La donna aveva fotografato le conversazioni e aveva denunciato le insegnanti. Ora, come riportano la Provincia Pavese e il Giorno, l'Ufficio scolastico territoriale ha deciso per un' "assoluzione" e due provvedimenti di sospensione, anche se per soli pochi giorni. I fatti alla scuola primaria Carducci di Pavia.

Lievi sanzioni per le maestre che hanno bullizzato l'alunno in una chat

Già a settembre dunque le maestre potranno tornare a scuola, anche se resta il dubbio sulla classe che sara' loro assegnata. Come ricostruisce Ansa, erano state sospese ad aprile in via cautelare e ora i provvedimenti di sospensione decisi dall'ex Provveditorato per le due maestre sono di due giorni per avere usato i social durante l'orario di lezione, e di quattro giorni "per avere attuato mezzi di correzione non previsti dal regolamento di istituto" e "per avere fatto uso di foto non autorizzate". In chat compariva infatti anche una immagine del bambino mentre era in punizione fuori dall'aula.

Alunno bullizzato, la madre che ha denunciato tutto indagata per "accesso abusivo a sistemi informatici"

La Procura di Pavia ha gia' chiesto l'archiviazione per la posizione delle maestre denunciate dai genitori del bambino mentre rimane aperta l'inchiesta a carico della madre per accesso abusivo a sistemi informatici e violazione di corrispondenza. La mamma del bambino "bullizzato" e' amareggiata dalla decisione dell'Ufficio scolastico e, parlando con 'La Provincia pavese' dice: "Non riesco a capacitarmi del fatto che insultare un alunno sia stato ritenuto lecito. Questa decisione crea un precedente per tutte le insegnanti, che potranno sentirsi autorizzate a comportarsi male con i bambini. Peraltro, l'inchiesta penale non e' ancora conclusa"








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