Milano
Pd, al via la "corrente Milano". Saldatura tra mondi diversi. Ecco perché
di Fabio Massa
Non chiamatelo "correntone". Molto meglio "corrente Milano", più appropriato. Ma di certo l'area di "sensibilità" che si è creata ieri sera con un evento alla Fondazione Stelline di Corso Magenta 61, ha un suo peso perché è frutto di un raccordo interessante. Sul palco vecchie glorie come Claudio Martelli, Marilena Adamo e Salvatore Veca, moderati dal vicedirettore del Foglio Maurizio Crippa. Manca Piero Bassetti, perché pare fosse a New York. Nelle prime file Sergio Scalpelli, Lele Fiano (arrivato in ritardo: assenti invece altri parlamentari come Simona Malpezzi, bloccati a Roma), Massimo Ferlini. E, poi, Eugenio Comincini, Paolo Razzano, Marco Esposito, Augusto Schieppati, Mattia Abdu, Mattia Mor, Lucia De Cesaris, Alice Arienta, Lele Villa, Massimo Scarinzi, Carlo Tognoli. A fare gli onori di casa sul palco il capogruppo Pd Filippo Barberis, e nel grande corridoio Lia Quartapelle e Pietro Bussolati. Il senso politico della riunione di ieri sera? Pare quello di raccordare l'esperienza socialista di meriti e bisogni (e dunque il circolo fondato da Scalpelli e Ferlini) con quello più movimentista di 02Pd, quello della Pallacorda, le istanze degli ex-turborenziani. Una corrente basata a Milano, ci tengono tutti a chiarire, lontana dagli schemi nazionali. Quantomai confusi, oggi.