Milano

Pd, Bonaccini chiude la campagna a Milano: "Togliersi il senso di superiorità"

di Redazione

Il candidato alla segreteria chiude la sua campagna elettorale a Milano: "Siamo un po' troppo scomparsi dai luoghi di lavoro"

Pd, Bonaccini chiude la campagna a Milano: "Togliersi il senso di superiorità"

"C'è bisogno di capire questo Paese, il PD ha bisogno di grande bagno l'umiltà nel Paese reale rispetto a troppe sconfitte che sono arrivate a livello nazionale, credo che noi dobbiamo toglierci un po' di puzza sotto al naso, un po' di senso di superiorità che non possiamo decretarci da soli": lo ha detto Stefano Bonaccini nell'incontro di chiusura milanese della sua campagna per le primarie per la segreteria del PD, organizzato nei chiostri della Società Umanitaria.

Bonaccini: "Siamo un po' troppo scomparsi dai luoghi di lavoro"

Secondo Bonaccini che ha ricordato che l'ultimo segretario del PD ad andare davanti a Mirafiori "è stato Bersani" è necessario un partito "che torni dove eravamo in po' troppo scomparsi, nei luoghi di lavoro, dove si vive". E lavoro e sanità sono tra i temi principali del suo programma. "Se hai paura dei fischi e del freddo è meglio che non fai politica", ha detto ancora e "abbiamo bisogno di un nuovo gruppo dirigente che abbia il gusto di consumare le suole delle scarpe". Il partito, ha esortato Bonaccini "deve aver l'umiltà di capire conoscere e provare a costruire insieme a un pezzo di società, le risposte a una destra e a un governo che durerà certamente anche solo in ragione di numeri che ha".

Pd, l'obiettivo di Bonaccini: "Diventare il primo partito alle Europee"

L'obiettivo in caso di elezione a segretario, ha ribadito è portate il PD ad essere "il primo partito alle europee del prossimo anno". Ad assistere all'incontro erano presenti tra gli altri anche la vice sindaco Anna Scavuzzo, che ha è anche intervenuta dal palco, gli assessori comunali Marco Granelli, Pierfrancesco Maran, la presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi, la capogruppo al Senato Simona Malpezzi, Emanuele Fiano e il consigliere regionale Pietro Bussolati.







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