Milano

Pd, Bussolati: "Con Moratti? Ipotesi lunare". Peluffo: "No a ticket con lei"

Lombardia 2023, il Pd guarda favorevolmente al nome di Pisapia ("ma va chiesto a lui"). Peluffo boccia il ticket con Moratti proposto da Azione

Bussolati (Pd): "Appoggio a Moratti? Ipotesi lunare"

"Non c'è nessuna possibilità che il Pd appoggi una candidatura di Letizia Moratti, questo lo abbiamo detto in tutte le salse, è una possibilità lunare": lo ha ribadito Pietro Bussolati, consigliere regionale Pd, a margine del Consiglio regionale, parlando delle alleanze per le prossime elezioni in Lombardia. Bussolati ha poi ribadito che, a suo parere, la strada da seguire per il Pd è quella delle primarie aperte "per ridare un'identità al centrosinistra e al Pd, per riattivare gli elettori delusi dalle politiche, che parlino a tutto il campo progressista che si riconosce anche in voti che sono andati verso il M5S e il Terzo Polo".

Bussolati (Pd): "Lombardia 2023, siamo molto in ritardo. Pisapia bellissimo nome ma va chiesto a lui"

"Ancora non abbiamo preso una decisione, secondo me siamo molto in ritardo -ha detto -, l'ultima assemblea di domenica scorsa si è data tempo fino al 20 novembre, auspico che come ha dichiarato anche il segretario regionale però si chiuda entro questa settimana la definizione di qual è il percorso dentro il quale definiremo la nostra proposta politica". Quanto invece al nome di Giuliano Pisapia come candidato Dem, circolata come ipotesi sulla stampa, Bussolati ha affermato. "Sarebbe un bellissimo nome ma va chiesto a lui. Se è disponibile avrebbe il sostegno di tutti".

Pd, Bussolati: "Il futuro della Lombardia non si decida a Roma"

Gli altri nomi come quello di Emilio Del Bono "sono ottimi nomi che secondo me dovrebbero confrontarsi in primarie aperte". Il consigliere Pd è infine commentato la posizione del M5S "hanno sempre dichiarato di non essere interessati a una ipotesi regionale e di aspettare indicazioni da Roma, io personalmente contesto che il futuro della Lombardia lo si debba decidere a Roma", ha detto Bussolati.

Lombardia 2023, Pizzul (Pd): "La coalizione non può essere Pd e poco altro. Con i diktat romani tutto più complicato"

Quello dell'ex sindaco Giuliano Pisapia "è un nome che gira, un nome prestigioso che evoca vittorie soprattutto a Milano, il problema non sono i nomi ma la forza di una coalizione che non può limitarsi al Pd e poco altro. La sfida è troppo importante per limitarsi a fare 'un contest' dei candidati": così il capogruppo del Pd al Pirellone, Fabio Pizzul, a margine del Consiglio regionale, commentando l'ipotesi di una candidatura di Giuliano Pisapia per il Pd alle prossime elezioni regionali. "C'è un po' di dibattito interno nel Pd, io mi auguro che al centro non ci siano ipotetiche divisioni ma l'interesse dei lombardi che è mandare via Fontana", ha proseguito Pizzul. Parlando poi della possibilità di riaprire un dialogo con il M5S, il capogruppo Dem ha affermato: "Bisognerebbe chiederlo a Roma. Con loro e con il Terzo Polo abbiamo sempre collaborato qui in Lombardia, quando però arrivano diktat romani tutto diventa più complicato. Auspico che ci sia più coraggio nel pensare solo alla Lombardia, e non aspettare solo indicazioni romane".

Carretta (Azione): "Un pezzo di Pd ragiona su Letizia Moratti"

"Noi abbiamo ancora capito cosa voglia fare il Pd. C'è un pezzo di Pd che ragiona su Letizia Moratti. Noi abbiamo lanciato l'idea che Moratti faccia un ticket, quindi un'abbinata con un candidato vicepresidente di area più di centrosinistra, continuiamo a pensare che possa essere uno schema che può funzionare" e poi tra i Dem "c'è chi vuole le primarie, chi non le vuole, chi vuole i 5 Stelle": lo ha detto Niccolò Carretta, segretario lombardo di Azione e consigliere regionale a margine del Consiglio regionale, parlando del dialogo con il Pd per le prossime elezioni regionali dopo la candidatura di Letizia Moratti per il Terzo Polo.

Carretta (Azione): "Ticket Moratti-Cottarelli, schema vincente"

Carretta ha quindi rilanciato la soluzione di un ticket. "Il ticket è tra Letizia Moratti e un altro nome che funziona. I ticket funzionano se uniscono messaggi ed esperienze diverse, l'abbiamo chiesto su Cottarelli e abbiamo chiesto al Pd di ragionare su un altro nome. Siamo ancora in attesa, lo schema del ticket è quello che comunque riteniamo vincente", ha detto. Su Cottarelli in particolare, il segretario lombardo di Azione ha affermato: "Ha scelto di candidarsi nelle fila del Partito Democratico e quindi contro il progetto politico del Terzo Polo" alle elezioni politiche ma "rimane un interlocutore prezioso e autorevole, nel progetto del Terzo polo c'è spazio anche per le idee riformiste, siamo in attesa di accogliere persone di questo tipo". Quanto infine ai Cinque Stelle, Carretta ha ribadito che per il Terzo Polo "non sono interlocutori come non lo sono la Lega e Fratelli d'Italia".

Peluffo (Pd) a Carretta (Azione): "No a Moratti, sono loro che hanno cambiato posizione"

E nel dibattito sulle regionali è intervenuto anche il segretario regionale del Pd lombardo Vinicio Peluffo, che ha risposto al suo omologo di Azione Niccolò Carretta sulla proposta di ticket tra Moratti, candidata presidente, e un esponente del centrosinistra come vice: “Al segretario regionale di Azione Niccolò Carretta dico che il Pd lombardo ha espresso chiaramente come la pensa sulla candidatura di Letizia Moratti e non lo ha fatto con un tweet ma con un pronunciamento dell’assemblea regionale. Con Azione, e Carretta lo sa bene, abbiamo dialogato e interloquito fino all’ultimo istante, cioè fino a quando lui e il suo movimento hanno cambiato posizione e sono passati in un batter di ciglia dal fare opposizione a Fontana e Moratti a lanciare la candidatura della seconda. Hanno cambiato idea per la seconda volta in poche settimane, ora non pretendano di imporci alcunché. Se vogliono confrontarsi davvero, ritirino il sostegno a Moratti, senza arzigogoli e fantasiosi ticket vari.”

Di Marco (M5S): "Dialogo con il Pd? Non ci interessa il toto-nomi, parliamo di programma"

Per aprire il dialogo con il Pd "la condizione è innanzitutto si parli di programma, temi e cittadini e non solo di nomi, alchimie elettorali e poltrone. Questo secondo noi potrebbe essere una prima base di partenza. Per noi l'asticella è molto alta, dopo quello che è successo nel mese di luglio, con la caduta del governo Draghi e il trattamento che abbiamo ricevuto da alcune forze politiche". Così il capogruppo M5S, Nicola Di Marco, a margine del Consiglio regionale, parlando delle possibili alleanze per le prossime elezioni regionali. E anche commentando l'ipotesi di Giuliano Pisapia candidato indicato dal Pd, Di Marco ha ribadito "noi diciamo da mesi che non ci prestiamo al totonomi', e al 'toto-alleanze' se dobbiamo ripartire con questa girandola di nomi, noi possiamo anche correre da soli. Noi partiamo prima di che cosa vogliamo offrire ai cittadini".







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