Milano

Pd, Cerno si dimette dal Senato
Ecco perché Majorino corre. Inside

Secondo rumors raccolti da Affaritaliani.it Milano, dietro alla candidatura di Majorino ci sarebbe l'incertezza sulle dimissioni di Cerno dal Senato

Pd, Cerno si dimette dal Senato<br>Ecco perché Majorino corre. Inside

di Fabio Massa

Fino a 24 ore fa, tutti davano per scontato che Pierfrancesco Majorino non avrebbe corso alle Europee, e ci sarebbe stato Pierfrancesco Maran. Invece, ieri mattina, Majorino annuncia la sua candidatura e Maran si ritira in buon ordine. Un cambio repentino, una inversione di marcia a 360 gradi. Che ha lasciato spiazzati e stupiti tutti. Il whatsapp che annuncia a tutti la sua decisione è della mattina, poco dopo le 11. Proprio mentre Maran sta parlando sul palco degli Stati Generali dell'Associazione Cronisti in Comune. Maran apprende di non poter correre perché c'è Majorino, di fatto, dopo aver assaporato per giorni l'idea che ieri ci sarebbe stato il ritiro, e non la discesa in campo dell'amico e collega in giunta.

Perché tutto questo? Il retroscena è gustoso, ed è più complesso di un semplice cambio di strategia da parte di Pierfrancesco Majorino. Il non detto è che Tommaso Cerno avrebbe annunciato le sue dimissioni. In effetti, l'idea al giornalista era già venuta in estate. Poi non se ne fece nulla, perché Cerno era ed è in procinto - secondo rumors raccolti da Affaritaliani.it Milano - di firmare un grosso contratto con qualche giornale. Cerno è stato direttore dell'Espresso, poi vicedirettore di Repubblica e poi paracadutato sul collegio sicuro di Milano dove è stato eletto. Anche in quel caso, non senza ondeggiamenti fino all'ultimo secondo. Ed è proprio perché memore di quegli ondeggiamenti che Pierfrancesco Majorino, di fronte all'incertezza sulle dimissioni di Cerno dal Senato, e dunque di fronte alla sfida delle suppletive, ha deciso per l'Europa. Una sfida non semplice, ma che perlomeno arriva subito. Anche perché, vedendo quanto accaduto con Crosetto, si capisce che anche se Cerno avesse firmato le dimissioni (e non l'ha ancora fatto), comunque il Senato ci avrebbe messo mesi a ratificarle. Ecco spiegata la strategia di Majorino. Con un sottinteso, ovviamente: su Milano ci si appresta alla battaglia per le suppletive. Una cosa da tenere in conto.

fabio.massa@affaritaliani.it







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