di Fabio Massa
Eugenio Comincini si era candidato, con annuncio ufficiale nell'intervista ad Affaritaliani.it Milano, alla segreteria metropolitana del Partito democratico ma, per una eterogenesi dei fini (o semplicemente per una questione di casualità), potrebbe ritrovarsi candidato alla segreteria regionale. Secondo i rumors raccolti da Affaritaliani.it Milano, infatti, all’ex sindaco di Cernusco sul Naviglio, oggi senatore ed esponente dell’area renziana, sarebbe stato chiesto da Milano e da Roma di impegnarsi nella partita per la successione ad Alessandro Alfieri, segretario uscente che non può essere ricandidato. Comincini ufficialmente non ha ancora sciolto la riserva, ma quanto sta accadendo nel partito lombardo è sintomatico del fatto che Vinicio Peluffo, che in un primo tempo aveva il sostegno, oltre che delle aree che rispondono a Franco Mirabelli e matteo Mauri, anche dei mondi relativi a Lorenzo Guerini e Alfieri stesse, potrebbe non essere il candidato unitario e doversela quindi vedere proprio con Comincini. Le ricadute su Milano saranno evidenti: come è infatti possibile andare allo scontro tra le correnti su livello regionale e trovare invece una quadra a livello provinciale? A complicare il quadro, la probabile candidatura di Marco Minniti a segretario nazionale. Insomma, un noto ingarbugliato che dovrà essere sciolto nel giro di pochissimo: si attendono decisioni entro il week end.
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