Pd e Islam radicale: Parisi nel triangolo Fiano-Sumaya-Maryan
Nell'acceso confronto tra Emanuele Fiano e Maryan Ismail sulle "pericolose frequentazioni" di Sumaya Abdel entra anche Stefano Parisi. E...
Il Pd milanese vicino all'Islam fondamentalista? L'accusa giunge (nuovamente) da Maryan Ismail, musulmana che dei democratici è stata candidata alle ultime amministrative ma che ora si è avvicinata a Stefano Parisi. E che ha nel mirino soprattutto le frequentazioni di un'altra donna musulmana risultata poi eletta: Sumaya Abdel Kader. Sin qui nulla di nuovo. Ma un lungo post su facebook del deputato democratico milanese Emanuele Fiano ha dato il via ad un ricco scambio di battute tra i protagonisti della vicenda, ancora in corso.
FIANO: "MARYAN NON SOPPORTA L'ELEZIONE DI SUMAYA" - Ha iniziato, come detto, Fiano, rivolgendosi lunedì sera a Maryan: "Vedo che si moltiplicano i tuoi attacchi al Pd, milanese in particolare, reo secondo te, diciamolo con parole mie che riassumono il tuo pensiero di queste settimane, di connivenza con l'Islam fondamentalista, qui rappresentato da alcune personalità. Il tutto dimostrato, ovviamente interpreto io il tuo pensiero, dalla scelta fatta di candidare Sumaya Abdel Kader". Dopo aver ricordato a Maryan che Parisi ha tra i suoi "compagni di viaggio quelli che hano scritto la Bossi-Fini", prosegue: "Le tue accuse sulla nostra connivenza sono contrarie alla realtà. Che il sottoscritto o Pietro Bussolati o Pierfrancesco Majorino siamo a favore dell'integralismo islamico, che noi si sia favorevoli alle aberrazioni di Hamza Piccardo sulla Poligamia o al suo appoggio a Erdogan, che in qualche modo possiamo essere considerati conniventi con il dilagare di islamizzazione di alcune comunità islamiche non lo puoi dire o se lo dici, affermi il falso". Quindi, l'affondo: "Quello che tu non sopporti è l'elezione di Sumaya. Ma questo non significa tutto il resto che dici. Tu sostanzialmente pensi e mi pare che lo pensi anche l'opinione pubblica che si identifica in Parisi, che di lei non ci si può fidare. Che lei sia esattamente come la famiglia Piccardo non affidabile sotto il profilo dell'ambiguità nei confronti dell'integralismo islamico. Io non la penso così anche se penso che ci siano state occasioni in cui avrei preteso una chiarezza granitica sul terrorismo jihadista islamico e sulla radicalizzazione".
NAHUM: "MA IL PD HA FATTO ERRORI DRAMMATICI..." - Il post è molto commentato. Interviene anche Daniele Nahum, che puntualizza: "Penso che a livello cittadino si siano fatti degli errori drammatici. A partire dal bando sui luogo di culto, dove ben due aree, nonostante le rassicurazioni politiche, erano state assegnate a due realtà islamiche poco raccomandabili". Nahum esprime inoltre rammarico per quello che a suo dire è stata una mancata presa di distanze da parte di Fiano, Pietro Bussolati, Anna Scavuzzo e Pierfrancesco Majorino sulle ultime esternazioni dei portavoce del Caim, in particolare su Turchia e poligamia ma non solo. Interviene allora Anna Scavuzzo, che annota: "Sumaya non fa più parte del direttivo del Caim già da diversi mesi". A questa affermazione entra dunque nel dibattito Maryan Ismail, che afferma: "Scavuzzo, vuoi dirmi che dopo una vita passata nel Caim e qualche mese di dimissioni, la sua precedente attività è azzerata. Vuoi dirmi davvero questo?"
MARYAN: "SUMAYA E' ANCORA LEGATA AL CAIM" - La stessa Maryan pubblica quindi una lunga nota rivolta a Fiano sul proprio profilo: "Caro Emanuele, purtroppo come molti tuoi compagni di partito, dimostri un’approssimazione sconfortante sulle ragioni per cui ho abbandonato il Pd". Ed ancora: "Non ho mai coniugato il Pd al jihadismo. Ciò che affermo è tutt’altro: il Pd ha dato spazio ad un Islam ultraconservatore, retrivo, che non prevede pari diritti alle donne, che mescola la religione con la politica. Dato che il tuo post è pieno di pareri opinabili e supposizioni, accetta dunque il mio parere sulla candidatura di Sumaya. Penso che sia sta inserita in lista per dare un contentino al Caim a fronte della tremenda debacle relativa al bando sulla Moschea. A differenza tua, da mussulmana sono talmente informata su Caim e UCOII, che arrivo a dire, per tua probabile somma indignazione, che queste due associazioni e molte della loro galassia associativa, dovrebbero essere messe al vaglio di indagini e accertamenti e in qualche caso anche smantellate. Non mi interessa che Sumaya abbia detto di aver dato le dimissioni dal Caim o da altro. Il percorso di vita è quello che conta e non ce lo si può dimenticare solo in virtù di recenti dimissioni. Comunque ti segnalo che è ancora presente sul sito del Caim come responsabile dell’area culturale".
PARISI: "MARYAN E' UNA LEZIONE PER TUTTI NOI" - Entra quindi in campo anche Stefano Parisi: "Non so se è chiaro, qui in gioco non è la reputazione del PD milanese o di qualche singolo suo esponente. Qui in gioco è la vita di tanti occidentali, sotto attacco dell’Islam radicale". E ancora: "Penso che Maryan abbia posto un problema importante. Invece di tappare gli occhi e le orecchie per non sentirla, per difender il proprio partito, sarebbe utile approfittare del suo coraggio per prendere tutti quanti coscienza,per chi non l’ha ancora fatto, che il problema è grave ed è tra noi". Prosegue l'ex candidato sindaco del centrodestra: "Dobbiamo dire parole chiare contro il terrorismo islamico, isolare tutti i comportamenti equivoci e le dissimulazioni, e apprezzare tutti i musulmani che con noi si schierano senza tentennamenti, rischiando in prima persona. Come fa Maryan, che dall’Islam politico ha già subito terribili perdite familiari. Si, Maryan può dare una lezione a tutti noi. E la sua lezione va accettata perché è giusta, è a difesa della nostra libertà. Nessuno può sentirsi al di sopra di questa lezione. Nessuno può permettersi di non accettarla.Anteporre a questo la difesa del proprio partito non è solo stupido, è grave. Chi lo fa, in queste ore, si assume una gravissima responsabilità"
FIANO: "CONDIVIDIAMO PRINCIPI DI AZIONE FUTURA" - Infine (almeno per ora), la replica di Fiano a Parisi: "Non sono io che sostengo che il PD milanese sia coinvolto, o vicino, o ambiguo, o connivente con il Caim e quindi con posizioni per me inconciliabili. Questa linea di denigrazione del PD milanese è falsa. Per i singoli e per il partito. Sarebbe come se io dicessi che lei Dott. Parisi, è un antisemita o un filo fascista, lo può dire un cretino oppure un bugiardo, oppure uno che fa politica per mero interesse personale oppure uno che non la conosce. Ecco io non rientro in nessuna di queste categorie". Ed ancora: "Rivolgo questo appello a me ma anche a Lei. Parliamo dei problemi, non insultiamoci (...) Possiamo continuare a dilungarci sulle scelte di Maryan e di Sumaya, conosco il coraggio di Maryan e il suo valore, non condivido le sue critiche, conosco meno Sumaya, ho apprezzato alcune prese di posizione, per niente posso condividere cose scritte nel passato su Israele o ambigui silenzi, ma io credo però che sarebbe meglio condividere i principi di azione futura. Di Sumaya e della sua differenziazione dalle posizioni del Caim potremo giudicare poi".