Milano
PD, Maran rimpiange le primarie “Dopo le elezioni non si dimette nessuno”
Maran si era speso per le primarie: “Basta scuse per non farle”
PD, Maran rimpiange le primarie “Dopo le elezioni non si dimette nessuno”
"Ci chiamiamo Partito Democratico ma poi nominiamo liste bloccate alle elezioni e cancelliamo primarie con un semiunanimismo di tutto il gruppo dirigente, pensando che i cittadini non se ne accorgano. Dopo gli esiti elettorali non si dimette mai nessuno, è una cosa pazzesca ma addirittura Letta ha rivendicato positivamente i risultati. Non dobbiamo sottovalutare i 70.000 voti in meno rispetto alle comunali di un anno e mezzo fa". Così l'assessore alla Casa del Comune di Milano ed esponente del Pd, Pierfrancesco Maran, ha commentato sulle sue pagine social l'esito delle elezioni regionali in Lombardia.
Maran si era speso per le primarie: “Basta scuse per non farle”
Maran si era speso perché ci fossero le primarie per decidere il candidato alla presidenza del centrosinistra. "Abbiamo bisogno di dirigenti che difendano gli spazi democratici, come non è stato fatto prima - ha proseguito parlando del congresso -. Basta cooptazioni su liste bloccate o inventarsi scuse per non far le primarie in competizioni come le ultime regionali o le future comunali. Magari far le primarie non avrebbe cambiato il risultato, ma sicuramente avrebbe influenzato l'ineluttabilità di questa campagna elettorale, nonostante lo straordinario impegno di Pierfrancesco Majorino". A Milano il Pd risulta il primo partito ma secondo Maran "non è un fortino da difendere - ha aggiunto -. Le elezioni di Cinisello Balsamo, di Cologno Monzese e degli altri Comuni al voto in primavera sono fondamentali per tornare ad essere popolari".