Milano

Pd, Martina pronto alla segreteria: primo passo per sfidare Maroni. Inside

L'ex premier Matteo Renzi lavora nell'ombra: nel probabile rimpasto della segreteria del Pd, un ruolo per Martina, propedeutico alla candidatura in Regione

di Paola Bacchiddu

C'è aria di rimpasto nella segreteria nazionale del Partito democratico. Le nuove nomine dovrebbero essere ufficializzate già questo mercoledì. Quasi scomparso dalle tv e dai giornali dopo le sue dimissioni da presidente del Consiglio, l'ex premier e attuale segretario del pd Matteo Renzi lavora nell'ombra.

In attesa di trovare una quadra sul risiko della legge elettorale – per andare presto alle urne, come desidererebbe – l'ex presidente del Consiglio è impegnato nel rimettere mano al partito che sembra aver trascurato nei suoi due anni di governo, dato il doppio ruolo di premier e segretario.

Ma le manovre in segreteria rimescolerebbero le carte anche sugli scenari locali, come la Lombardia, ad esempio. Sarebbe infatti pronta l'entrata in segreteria nazionale dell'attuale Ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina, che incasserebbe così anche un ruolo politico da Renzi.

Apprezzato per la sua attività di Ministro, in ottimi rapporti col leader toscano, il suo ingresso in segreteria, secondo alcuni, sarebbe propedeutico alla candidatura alle primarie del Pd, per la corsa alle prossime regionali in Lombardia. Come già anticipato da Affaritaliani.it, infatti, la data delle elezioni lombarde potrebbe essere anticipata al 2017, se il processo dell'attuale governatore Maroni si dovesse risolvere con una condanna e l'intervento della sospensione, previsto dalla legge Severino. Una eventualità che oggi si dà per lontana, ma comunque possibile. Ma in ogni caso la naturale scadenza della legislatura al 2018 ha già avviato il lavoro di preparazione sul territorio della prossima campagna elettorale lombarda. In questo quadro  Martina si candiderebbe così alle primarie del partito democratico insieme all'attuale coordinatore Alessandro Alfieri e forse, come già anticipato, al sindaco di Bergamo Giorgio Gori.

Tuttavia le novità del rimpasto in segreteria non si fermano al Ministro per l'Agricoltura. Con lui entrerebbe anche Piero Fassino, rimasto senza un incarico dopo la sconfitta alle amministrative di Torino che ha visto vincere la sindaca Cinquestelle Chiara Appendino.  Un'altra new entry sarebbe quella di Tommaso Nannicini, l'economista bocconiano tanto caro a Renzi e già entrato nella compagine governativa come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

Un posto sarebbe garantito anche al giovane Giuseppe Falcomatà, attuale sindaco di Reggio Calabria, eletto nel 2014 con quasi il 61 per cento di preferenze. Con lui anche la parlamentare Anna Ascani. Riconfermato invece Matteo Ricci, responsabile degli enti locali e vicepresidente dell'assemblea nazionale, oltre che sindaco di Pesaro e vicepresidente dell’Anci.

Ipotesi di uscita, invece, per il Vicesegretario nazionale e responsabile dell'organizzazione Lorenzo Guerini. Il parlamentare avrebbe attraversato parecchi momenti di tensione proprio con Martina - come aveva anticipato Affaritaliani.it - e potrebbe chiedere un nuovo e più importante ruolo operativo nel partito.







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