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Milano
Pd, Peluffo candidato segretario: "Voglio condivisione". L'INTERVISTA

di Fabio Massa

Vinicio Peluffo scende in campo. Voce tranquilla, concetti ben chiari in testa. È mite, Peluffo, ma non debole. Mediatore, ma non a oltranza. È uno dei candidati alla segreteria regionale. Anzi, l'unico, per ora, visto che esce oggi esplicitamente su Affaritaliani.it Milano: "Do il mio contributo. I miei temi? Ambiente e innovazione, rapporto con il mondo del lavoro e i ceti produttivi. Dobbiamo fare opposizione senza mollare un millimetro in Regione e a Roma". E sulla candidatura metropolitana... LEGGI L'INTERVISTA INTEGRALE DI AFFARITALIANI.IT MILANO

I consiglieri regionali hanno mandato una lettera a tutti i possibili candidati alla segreteria. Lei ha risposto.
Trovo che la proposta dei consiglieri regionali di mettere al centro della discussione congressuale i temi dell'iniziativa politica sia l'impostazione giusta. In queste settimane ho potuto confrontarmi con amministratori, elettori, militanti, iscritti e mi sembra che ci sia un sentimento diffuso, una voglia di ripartire, un orgoglio della comunità del partito democratico che non ha affatto mollato il campo.

Quali temi metterà al centro della sua campagna congressuale?
Io trovo che non sia il momento di ripartire da soli. Questo è il momento di un congresso aperto. Dobbiamo ripartire ma non da soli, ripeto. Dobbiamo confrontarci con le esperienze del mondo delle professioni, dell'amministrazione, del volontariato, del terzo settore, del lavoro, delle imprese, che in questo momento sentono una esigenza di risposte. In queste settimane ci sono state manifestazioni importanti a Roma e a Milano in piazza San Babila: queste dimostrano che c'è una comunità democratica vasta, che condivide un mondo di valori. Dobbiamo fare opposizione senza mollare di un millimetro al governo nazionale e a quello regionale. Ma soprattutto dobbiamo fare opposizione costruendo una alternativa radicale all'agenda politica del centrodestra. 

Per esempio?
L'ambiente. Deve essere centrale. Quando abbiamo dato vita al Pd 10 anni fa ci davamo come obiettivo quello di essere il primo partito ecologista d'Italia, dicendo che l'evoluzione tecnologica consentiva di superare la dicotomia tra lavoro e ambiente. Dopo 10 anni l'innovazione tecnologica ci dice che proprio puntando sulla sostenibilità si ottiene crescita e sviluppo. Questa è la strada da percorrere in una strada come la nostra, dove quando arriva l'autunno non si riesce a respirare. Un altro tema è il nodo tra innovazione e competenze. Nel mondo del lavoro è in corso una rivoluzione: questa è fondamentale per stare al passo con gli altri Paesi in termini di competitività ma comporta opportunità e rischi. Per diminuire i rischi e cogliere le opportunità bisogna puntare sulle competenze.

Lei a quale candidato alla segreteria nazionale si sente più affine? Zingaretti? Richetti?
Il congresso nazionale non è ancora stato convocato, quelli territoriali sì. Si svolgeranno il 18 novembre e io sono convinto che nella comunità del Pd tutti debbano concorrere a far ripartire il Pd in Lombardia e farlo in maniera corale. Tra l'altro se c'è un tratto che mi riconosco è quello di fare lavoro di squadra. Noi dobbiamo mettere al centro del confronto congressuale lombardo i temi, lavorare per costruire un percorso aperto.

Non ha risposto...
Ho risposto. Ho risposto...

Chi le piacerebbe vedere alla segreteria metropolitana di Milano?
Per la presentazione delle candidature vorrei ricordare che la cosa fondamentale è la presentazione della piattaforma politica e programmatica. Questa deve essere presentata il 18 ottobre, ci sono 10 giorni. Io propongo di scrivere insieme questi temi, in modo che costruendo un quadro unitario ci consentiamo di fare una discussione libera e coraggiosa sui temi.

Si arriverà a una soluzione unitaria su metropolitana e regionale?
In questo momento sto cercando di dare un mio contributo rispetto al percorso regionale. Su questo ci sono e voglio dare una mano fino in fondo costruendo con tutti la piattaforma.

I rumors dicono che le trattative tra le correnti sono in stallo.
Non lo so, e francamente non mi interessa. Io ho avuto la fortuna di partecipare alla fondazione del Partito Democratico, ho potuto svolgere l'attività di amministratore per la mia comunità ed essere al parlamento nazionale svolgendo il mio ruolo con disciplina e onore. Adesso sento il bisogno di restituire alla comunità democratica il tanto che ho ricevuto e di mettere a disposizione il tanto che ho imparato. 

 

fabio.massa@affaritaliani.it

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