Pd, si risolve il caso Quartapelle. Candidato anche D'Alfonso
di Fabio Massa
E alla fine toccherà pure ringraziare Maurizio Martina, il ministro dell'Agricoltura già blindato sul collegio proporzionale di Bergamo, che aveva preso il posto sul Milano sul collegio uninominale di Milano 2 di Lia Quartapelle. Lui, pare fin da ieri mattina, aveva proposto di ritirarsi, ma l'offesa per la Quartapelle era stata davvero incredibile, e il posto è rimasto in bilico fino a quando non sono state approvate le liste ufficiali. Così, la Quartapelle è rientrata in gioco, e può continuare con la sua campagna, che era già iniziata, tra eventi e found raising. Di certo, comunque, c'è che l'intera vicenda ha prodotto un ulteriore frattura tra Renzi e i renziani milanesi. Una frattura che non può essere imputata però a Mattia Mor, che è candidato in un altro collegio, Milano 3. Di certo però politicamente anche su Mor ci sono diverse perplessità da parte della base. L'altra modifica alle liste riguarda Franco Mirabelli. Il senatore è comunque sicuro di essere eletto, ma gli è stato chiesto di lasciare il posto nell'uninominale del Senato a Franco d'Alfonso, consigliere comunale e ideologo arancione di Pisapia, che quindi competerà sul collegio insieme all'ex condirettore di Repubblica Tommaso Cerno. Secondo rumors Franco d'Alfonso in un primo tempo avrebbe dovuto competere nell'uninominale 3 della Camera, quello di Mor, ma poi il segretario Renzi ha deciso diversamente. Di certo la sfida per D'Alfonso è difficilissima.
Chiude la questione Pietro Bussolati, il segretario metropolitano, ma solo per ora. "Le liste dei candidati alla Camera e al Senato per il Partito Democratico sono definitive. Le compongono persone competenti e appassionate, che ci impegneremo a sostenere col massimo sforzo. Grazie al segretario regionale del Pd, Alessandro Alfieri, per l'importante e paziente lavoro di mediazione di queste ore che abbiamo svolto insieme. Grazie anche a chi ha rifiutato e a tutti coloro che si sono messi a disposizione pur non essendo candidati. Su molte cose ci sarà da discutere, dopo il 4 marzo, ora tutti al lavoro per un grande risultato: per Milano metropolitana, per la Lombardia e per l’Italia". Ecco, il veleno sta nella coda: su molte cose ci sarà da discutere dopo il 4 marzo.
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