Pedemontana, botta e risposta Delrio-Sorte. L’accusa: ”Non siamo un bancomat” - Affaritaliani.it

Milano

Pedemontana, botta e risposta Delrio-Sorte. L’accusa: ”Non siamo un bancomat”

Sorte: Lombardia stanca di fare da bancomat allo Stato

La risposta del ministro Delrio agli amministratori locali di Monza sul finanziamento della Pedemontana è stata chiara: lo Stato ha già stanziato “tanti soldi” e non può fare da “bancomat”, cioè “aggiungere ulteriori contributi pubblici” per portare a termine la costruzione della infrastruttura stradale. Così il ministro per le Infrastrutture e trasporti Graziano Delrio, che ha incontrato oggi i sindaci di Monza e Brianza sul tema delle infrastrutture. “Miriamo in questo progetto come in tutti a non aggiungere ulteriori contributi pubblici, che sono già molto robusti, Se c’è da revisionare, come sembra, per avere un closing finanziario, è compito non del governo ma dei concessionari. Sono loro a fare delle proposte e poi il governo le esamina”, ha detto Delrio. E a chi gli ha chiesto se conferma che non ci sono più soldi per la Pedemontana ha replicato: “Confermo che i soldi che abbiamo stanziato sono tanti. Su 4,15 miliardi, 1,2 miliardi più 800 milioni di defiscalizzazione sono tanti. Cerchiamo di andare avanti con quello che c’è”.

La replica dell’assessore alle Infrastrutture della Lombardia, Alessandro Sorte è stata immediata: “Caro ministro è la Lombardia ad essere stanca di fare da Bancomat allo Stato. Con le risorse che ogni anno vengono prelevate ai lombardi, ai cittadini e alle imprese, ce ne stanno cento di Pedemontana. Noi chiediamo che ci venga restituita almeno una parte delle ingenti risorse prosciugate dallo stato alla Lombardia con le tasse. Non capisco l’atteggiamento del Governo che chiacchiera di rilancio dell’economia e poi lesina le risorse per le opere destinata a rilanciare i territori e a creare posti di lavoro. E’ una beffa. Per di più il ministro Delrio non ha ancora risposto al ventaglio di richieste fatte mesi fa dalla Lombardia per tutti gli interventi infrastrutturali messi in cantiere dalla Regione. Il sospetto è che la Lombardia vada bene quando c’è da drenare tasse o da tagliare nastri, ma non vada più bene quando è il Governo a doversi impegnare”.








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