Milano
Pedemontana, forse è la volta buona. Pace con Strabag, cambia tutto
Strabag si ritira, purché le siano pagate le spese sostenute per la vecchia gara
di Fabio Massa
Tanto si litigò, che alla fine si fece la pace, e nessuno si fece male. Esito niente affatto scontato per Pedemontana. Una delle opere sulle quali Attilio Fontana ha speso più tempo, più risorse, più intelligenza. E così, quella che di fatto era una rissa da bar, che difficilmente si conclude senza qualche occhio pesto, arriverà entro fine mese a un accordo pieno, consensuale, in grado di rilanciare la società.
La vicenda, come può riferire Affaritaliani.it Milano, non è niente affatto semplice. Semplificando: il primo lotto della Pedemontana viene realizzato dalla società austriaca Strabag, che adduce di aver sostenuto extracosti monstre. Da qui un arbitrato assolutamente difficile, con veleni, doppi giochi, doppie firme eccetera. Roba complessa, che infatti blocca completamente l'opera. A questo punto Fontana, con pazienza certosina, assistito dall'assessore al Bilancio Davide Caparini, si è messo a separare i fili. E la strategia oggi è chiara. Ieri l'annuncio che la società sarà acquistata da Ferrovie Nord. Un annuncio frutto di una delibera "fuori sacco". Il che vuol dire blindata, al fine di evitare fughe di notizie potenzialmente lesive per Fnm, che è una società quotata in Borsa.
Entro fine mese, e quindi a brevissimo, l'accordo di risoluzione consensuale con Strabag. Addio arbitrato, addio escussione della fidejussione, addio a ogni possibile problema. Strabag si ritira, purché le siano pagate le spese sostenute per la vecchia gara. Si incaricherà un perito di quantificarle.
Intanto in Pedemontana cambia tutto. Sicuramente non c'è più Paolo Besozzi, dopo la lite furibonda con il presidente Andrea Mentasti. E non ci sarà neppure Andrea Mentasti, che viene messo a fare l'amministratore delegato della clinica Maugeri. A questo punto - e la cosa pare assai probabile - se Ferrovie Nord vorrà tutta la governance decadrà, a partire dal presidente Maura Carta, sponsorizzata prima da Stefano Maullu, ormai ex europarlamentare ex di Forza Italia e adesso di Fratelli d'Italia, e poi da Mariastella Gelmini, ex coordinatrice regionale di Forza Italia. Insomma, potrebbe davvero cambiare tutto. Chi conosce le cose di Serravalle&Pedemontana assicura che si respira aria nuova. Chissà che finalmente l'opera non abbia una strada spianata per vedere la luce.
fabio.massa@affaritaliani.it