Milano
Pedemontana, la Regiorna scalda i motori: "Via dopo Expo e a tre corsie"

"La Pedemontana si fara' e si fara' tutta, come ha sempre detto il presidente Maroni". Lo ha ribadito l'assessore regionale alla Casa, Housing sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione delle Imprese Fabrizio Sala, nel corso del Forum organizzato dalla redazione di Monza de 'Il Giorno', per fare il punto su questa importante infrastruttura. Al tavolo con lui anche il collega di Giunta e assessore alle Infrastrutture e Mobilita' Alessandro Sorte, il presidente della Provincia di Monza e Brianza Gigi Ponti, il sindaco di Lentate sul Seveso Rosella Rivolta e Dario Balotta di Legambiente.
Sala, come ex sindaco di Misinto ed ex assessore all'Ambiente, ha ricordato gli anni "tanti", in cui si discuteva fra sindaci su come questo sistema viabilistico avrebbe impattato sui cittadini. "Oggi come allora - ha aggiunto - ribadisco che e' un'opera di fondamentale importanza, a maggior ragione per noi che siamo locomotiva d'Europa. La Lombardia e' un'area che, in un momento di crisi, riesce a rispondere con la competitivita', ma, se non si genera ricchezza, il nostro Paese andra' sempre peggio. Generare ricchezza vuol dire essere competitivi ed essere competitivi significa colmare il deficit infrastrutturale".
Questo ragionamento conferma, quindi, quanto sia importante e strategico continuare a creare fluidita' non solo sull'asse est/ovest, cioe' Vimercate/Lentate sul Seveso. "Bisogna allargare gli orizzonti - ha continuato Sala - in modo da avvicinare i nostri centri, e la Brianza in questo caso, al mondo". Venendo invece all'attualita', Sala ha ricordato che si e' nella fase di attuazione e, ha aggiunto, "mi felicito che Regione stia lavorando perche' l'opera si faccia e si faccia tutta. Non abbiamo motivo di temere che non si faccia". Entrando invece nel merito delle modifiche progettuali che qualcuno vorrebbe apportare, Sala ha detto che "l'idea di fare solo 2 corsie al posto delle 3 previste fa paura", perche' tutte le direttrici est/ovest "sono intasate e il trasporto continua a essere difficoltoso".
L'invito dell'assessore e' dunque quello di non confondere "l'idea di modificare il progetto - cosa che secondo me non ha minimamente le gambe - con i disagi di cantierizzazione che vanno gestiti in un'altra fase". Durante la Tavola rotonda e' emerso come sul territorio non ci sia ancora una condivisione unanime del progetto "ma - ha spiegato Sala - proprio l'esperienza dell'Expo ci dice che nulla e' insormontabile". Per l'assessore, la sfida e' quella di "dare una gerarchia ai problemi, affrontandoli e non fuggendoli, confrontandosi con tutti i soggetti interessati e coinvolti. In fase di costruzione di Expo non c'erano le coperture finanziarie. Ci siamo seduti a un tavolo e i soldi sono stati trovati. C'era la volonta' di fare l'Expo e oggi e' un successo mondiale". Per Sala dunque bisogna usare lo stesso metodo: lavorare di concerto con tutti. "Ci sono tutti gli ingredienti per farcela - ha concluso - anche se siamo davanti a qualcosa di estremamente difficile, ma che un'occasione unica e imperdibile per questo territorio.
"La tratta B1 della Pedemontana (dall'interconnessione con la A9 Milano/Como a Lomazzo fino allo svincolo della B2 a Lentate sul Seveso) aprira' subito dopo la fine dell'Expo, vale a dire nei primi dieci giorni di novembre", ha annunciato l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilita', Alessandro Sorte. Anche per quanto riguarda il pedaggio l'assessore ha spiegato che ci saranno "interessanti novita'". "Stiamo ragionando con il presidente Maroni, con l'assessore Sala e con il sottosegretario Fermi per poter dare, a breve, notizie positive". "Credere che un'opera pubblica - ha spiegato Sorte entrando nel vivo della questione - si possa fare senza effetti collaterali e' impossibile. L'obiettivo che ci siamo posti come Giunta e' proprio quello di limitare i disagi a partire dalla consapevolezza, pero', della validita' del progetto a 3 corsie per senso di marcia".
Secondo l'assessore alle Infrastrutture, con Pedemontana si ripetera' lo stesso scenario di Brebemi e Tem, vale a dire una prima fase di scetticismo cui ne segue una di entusiasmo. "La voglia di fare un'autostrada - ha aggiunto - non deriva certo da una mania megalomane di qualche amministratore. Senza Brebemi e Tem a chi non e' capitato di metterci 2 o 3 ore per raggiungere Milano partendo da Bergamo? Oggi il trend si e' invertito e i tempi accorciati". Sorte e' stato anche molto chiaro nello spiegare le motivazioni del 'no' deciso a una revisione del progetto. "Significherebbe tornare al Cipe con il rischio non solo di non finirla, ma di non vedere proprio piu' Pedemonatana. Ora il via libera ce l'abbiamo e pensiamo che i nuovi amministratori della societa' possano trovare in tempi ragionevoli i giusti investitori per reperire i finanziamenti che mancano".
Questo ragionamento pero', per Sorte, non significa certo non essere disponibili al confronto e al dialogo. "E' giusto capire cosa possiamo mettere in campo per migliorarla - ha detto- perche' con atteggiamenti ideologici contro a priori non andiamo da nessuna parte. Sta a noi raccogliere le istanze e metterle insieme per poter tirare fuori il meglio. Anche perche' in un momento di crisi economica le varie differenze devono restringersi, non allargarsi. Da ultimo Sorte ha confermato la volonta' di riqualificare la Milano/Meda e ha annunciato che a giorni sara' istituito un fondo da 20 milioni per le opere di viabilita' e che "2 di questi andranno alla Provincia di Monza e Brianza).