Milano
L'incredibile vergogna della pena inflitta a un ragazzo di nome Leonardo
Caso La Russa jr.: nessuno ha chiesto scusa per i mesi di gogna nei confronti del figlio del presidente del Senato, dopo l'archiviazione per l'accusa di stupro. In politica vale tutto. Anche la sofferenza di un ragazzo? Commento

L'incredibile vergogna della pena inflitta a un ragazzo di nome Leonardo
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Qualche giorno fa la procura ha chiesto l'archiviazione per l'accusa di stupro nei confronti del figlio del presidente del Senato, Leonardo La Russa. Per qualche giorno mi sono atteso che qualcuno chiedesse scusa. Non è successo. E allora, oggi mi è salita l'indignazione. Noi pensiamo, noi tutti, che i politici non abbiano diritti. Il che è parzialmente anche vero. I politici hanno minori diritti alla privacy, perché sono personaggi pubblici. Ma i loro figli, hanno diritti pieni. Pieni e inviolabili. Ad esempio, hanno il diritto a non essere additati come stupratori quando non è accertato che lo siano. Vale per il figlio di La Russa, vale per il figlio di Grillo (per il quale però c'è un processo in corso).
Qui c'è una ragazza che - stando a quanto risulta dalle carte - ha ammesso di essersi drogata, che dopo molti giorni ha ritenuto di essere stata stuprata ha sporto denuncia nei confronti di un ragazzo, che incidentalmente (quale nascita non è incidentale?), è pure il figlio del presidente del Senato. La procura, ovvero l'accusa, ovvero i pm, ovvero quelli che dovrebbero perseguire il reato, dopo aver indagato hanno detto: non sembra proprio che ci sia nessun reato, vogliamo archiviare. Rimane questa questione relativa a un video dell'atto sessuale che Leonardo avrebbe mandato a un amico. Aspettiamo.
Gli errori del sistema mediatico e la sofferenza di un ragazzo (che non c'entra con la politica)
Intanto, prima il figlio di La Russa è stato dipinto come stupratore, e ormai la pena l'ha già pagata, perché tra dieci anni ci saranno migliaia di articoli sul web che lo dipingono così. E adesso sarà dipinto come responsabile di revenge porn, perché ci sono e ci saranno migliaia di articoli che lo dipingono così anche se poi magari sarà archiviato pure quello. Bisogna giustamente preoccuparsi del problema della ragazza, ma anche della sofferenza del ragazzo. Dei diritti della ragazza, ma anche dei diritti del ragazzo. Oppure il figlio di La Russa ha meno diritti della figlia di qualcun altro? E qui non c'è destra o sinistra, varrebbe per il rampollo di un politico qualsiasi.
Il figlio di La Russa ha pagato un prezzo. Chi ha sbagliato? Semplicemente il nostro sistema mediatico, che come al solito ha sparato l'accusa a caratteri cubitali, che come al solito non ha atteso nulla, pubblicando tutto, anche le parti penalmente irrilevanti, attaccando pure in certi casi a testa bassa perché lui è il figlio di un esponente politico, e in politica vale tutto. Peccato che non valga tutto. Perché la sofferenza del ragazzo, e di sua madre, non è roba di politica. E' qualcosa che attiene alle persone. E noi dovremmo rispettare le persone. Oppure no?