Milano
Penati, i ricordi degli amici: "Combattente straordinario"

Filippo Penati, i ricordi dei suoi amici e collaboratori più stretti, da Carlo Cerami a Fabio Terragni e Cesare Cerea
Penati, i ricordi degli amici: "Combattente straordinario"
E' morto Filippo Penati: i ricordi affettuosi si susseguono sui social, da parte soprattutto di coloro che furono i suoi più vicini collaboratori ed amici negli anni della Provincia. Così Carlo Cerami: "Ciao Filippo. Sei stato un combattente straordinario, un riformista autentico, un uomo giusto e impegnato a servire il paese. Hai anticipato molti, favorito dalla tua cultura politica riformista, tenace e concreta, dalla parte del popolo. Non ho mai visto coniugarsi come in te dolcezza e capacità di leadership, tratto umano e conduzione del gioco politico. L’accanimento giudiziario e la viltà codina del giustizialismo coltivato nel senso della tua, della nostra sinistra, ti hanno inferto un colpo durissimo. Ma hai saputo reagire come pochi sanno fare, dedicandoti ai più sfortunati. Sappi che noi saremo qui a difenderti fino a far sparire ogni macchia, che mani arroganti e ingiuste hanno voluto cucirti addosso. Sei stato un uomo giusto, onesto, un eccellente amministratore e dirigente politico. E un vero compagno"
E Fabio Terragni: "Che grande dolore la tua dipartita Filippo. Maestro, compagno, amico, fratello maggiore, libero e provocatore, lucido e sempre aperto al nuovo. Ti abbraccio".
Probabilmente consapevole dell'aggravarsi delle condizioni dell'amico, Cesare Cerea già il 7 ottobre su facebook aveva commentato: "Un abbraccio ad un grande combattente".
La segretaria metropolitana del Pd Silvia Roggiani: "Con Filippo Penati se ne va un grande protagonista della politica milanese, e non solo. Un uomo che col suo piglio e la sua passione ha avvicinato tante persone all'impegno civico e politico. Forte e combattivo, ha lottato fino all'ultimo contro la sua malattia. Era la sua ultima sfida, e avrebbe voluto vincerla, come lui stesso dichiarò, anche per poter concludere l'altra sua battaglia, e vedere riconosciuta la sua piena innocenza. Con la sua scomparsa, leggiamo con ancora più tristezza le vicende del tormentato iter giudiziario che lo avevano portato in esilio dal suo Partito, tra le cui fila però era poi voluto tornare a un certo punto, dimostrando grande attaccamento alla Politica, quella con la P maiuscola, alla quale ha dato tantissimo ricevendo in cambio - troppo spesso - amarezza e dolore. Alla famiglia va la mia sincera vicinanza e, anche a nome del PD Milano Metropolitana, il più profondo cordoglio".
“Filippo Penati ha lasciato un segno importante nella politica lombarda. Ha amato la sua città di Sesto San Giovanni, ha servito da amministratore la sua provincia di Milano, ha offerto alla Lombardia la proposta di una sinistra riformista in dialogo con l’area più dinamica del Paese. Ha servito le istituzioni e la sua voglia di innovare non sempre è stata apprezzata e capita. Non si è mai tirato indietro di fronte alle sfide, in politica, nel sociale e nello sport". Lo dichiara Fabio Pizzul, capogruppo del Pd in Regione Lombardia, appresa la notizia della morte di Filippo Penati. "Lo ricordiamo - prosegue Pizzul - per il coraggio che ha dimostrato, la passione che lo ha accompagnato e la voglia di cambiare le cose, senza paura di mettersi in gioco e di sbagliare. La grande dignità con cui ha affrontato le tante prove impegnative che gli si sono presentate, da ultima la malattia che lo ha consumato, rende ancora più doloroso il commiato e grande la gratitudine che gli dobbiamo. Un abbraccio alla sua famiglia.”
"La scomparsa di Filippo Penati mi addolora. Il primo pensiero va ai familiari e agli amici, a cui esprimo il mio cordoglio". Il capogruppo di Forza Italia in Regione Lombardia, Gianluca Comazzi ha aggiunto: "Pur da posizioni politiche opposte - ha aggiunto Comazzi - ho sempre riconosciuto a Penati una grande capacita' politica e organizzativa. La politica milanese perde una persona attenta e preparata".
Paolo Grimoldi, segretario della Lega lombarda: "Filippo Penati è stato un mio avversario politico, non ho mai condiviso le sue idee e le sue battaglie, ma l’ho sempre stimato e rispettato. Ero consigliere provinciale nel 2004 a Milano quando Penati era il presidente della Provincia di Milano, ho avuto modo di conoscerlo bene e ho sempre ammirato le sue capacità politiche e amministrative. Condoglianze alla famiglia e un pensiero per quest’uomo che amava il suo territorio e la sua gente"