Milano

Penati, Sala e la follia dei tempi della giustizia italiana

Fabio Massa

Parlando di Filippo Penati, il sindaco Giuseppe Sala ha raccontato la sua esperienza con la giustizia italiana ed i suoi tempi folli

ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.10 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45

Ieri il sindaco Beppe Sala, commentando la proposta di Ambrogino per Filippo Penati, ha detto che gli pare assurdo che la Corte dei Conti indaghi cose di 10 anni prima. E ha raccontato che proprio poco prima gli era arrivata una lettera per essere ascoltato come persona informata sui fatti di una cosa avvenuta quando era direttore generale, e che comunque non lo vede indagato. Insomma, due ere fa: prima che fosse sindaco, prima che fosse numero uno di Expo. Prima di tutto, ai tempi di Letizia Moratti. Vedete un po' voi. In Italia il problema della giustizia esiste, ed è urgente. Non scoppia la rivoluzione solo perché il numero di cittadini che finisce nel girone infernale è basso rispetto al numero totale di abitanti. Ma avere una sentenza, o peggio ancora una indagine, dopo 10 anni è pura follia. Follia. E nessuno che faccia niente, né da destra né da sinistra, né ai tempi di Berlusconi, né con la sinistra al governo. E dire che una giustizia giusta dovrebbe essere proprio uno dei mantra del Pd. Che da quando però ha fatto l'alleanza con il Movimento 5 Stelle, insomma, diciamo che questa parte se la è proprio dimenticata.








A2A
ZX