Penati, si chiude anche Serravalle. ”Cadono tutte le ipotesi di reato"
Archiviate, su richiesta della stessa Procura di Monza, tutte le accuse a carico di Filippo Penati
Archiviate, su richiesta della stessa Procura di Monza, tutte le accuse a carico di Filippo Penati rimaste fuori dal processo e finora oggetto di un fascicolo d'indagine ancora aperto. Penati: "Oltre all'assoluzione da parte del Tribunale, cadono tutte le ipotesi di reato. Finalmente chiusa anche la vicenda Serravalle".
La Procura di Monza il 18 maggio scorso ha chiesto e poi ottenuto il 13 luglio dal gip l'archiviazione delle ipotesi di reato ancora iscritte a registro "per infondatezza della notizia di reato - scrivono i pm Walter Mapelli e Franca Macchia - e per insufficienza degli elementi raccolti a sostenere l'accusa in giudizio". Si tratta del maxi fascicolo con 41 indagati aperto nel 2011 da cui sono poi nati i vari procedimenti.
"Dopo sei anni di indagini e un lungo processo finito con l'assoluzione del dicembre 2015 con formula piena da parte del Tribunale di Monza che in sentenza ha anche censurato l'operato dei pm Mapelli e Macchia - commenta Filippo Penati - finalmente ora la stessa Procura ammette che le accuse di corruzione e finanziamento illecito al partito erano infondate in quanto non ha trovato riscontri. Con questa archiviazione si mette anche la parola fine alle accuse sulla vicenda della compravendita delle azioni Serravalle, iniziata 11 anni fa e già arrivata ad assoluzione da parte della Corte dei Conti. Quello che ho sempre sostenuto è stato confermato: il processo a mio carico non si doveva fare perché basato solo su dichiarazioni senza una prova. Ora la Procura stessa definisce le accuse di Piero Di Caterina "prive di riscontri". "Vedremo se e come procedere giudizialmente nei suoi confronti" ha dichiarato il suo legale Matteo Calori.