Milano
Periferie, progetto nazionale per quartiere Adriano
Il Comune di Milano parteciperà al bando nazionale per la "rigenerazione urbana del Quartiere Adriano"
Il Comune di Milano parteciperà al bando nazionale per la riqualificazione e la sicurezza delle periferie con un "progetto di rigenerazione urbana per il Quartiere Adriano". La giunta di palazzo Marino, come anticipato nelle scorse settimane dal sindaco Giuseppe Sala, ha infatti deliberato la partecipazione al bando che mette a disposizione risorse statali per un ammontare di 18 milioni di euro che si aggiungerebbero a quelle già reperite dall'Amministrazione (quasi 29 milioni di euro) e a quelle messe a disposizione da Fondazione Cariplo (10 milioni di euro per un ampio progetto che riguarda la rigenerazione dei quartieri di Milano, a partire dal Quartiere Adriano).
L'obiettivo, spiega palazzo Marino, e' "un profondo lavoro di ricucitura territoriale, che consenta di completare le opere rimaste incompiute e creare profonde connessioni con il contesto circostante, permettendo così a questo importante quartiere periferico di rinascere e valorizzare le risorse del suo ricco tessuto sociale e di cittadinanza attiva". "Si tratta di un grande piano che consentirà di far rinascere uno dei quartieri incompiuti della nostra città. - sottolineano gli assessori Pierfrancesco Maran (Urbanistica), Marco Granelli (Mobilità) e Gabriele Rabaiotti (Lavori pubblici) - Con la realizzazione di un grande parco e di una scuola porteremo nuovi servizi, con il prolungamento della metrotranvia 7 offriremo un collegamento fondamentale per la viabilità della zona, con la rigenerazione degli spazi urbani creeremo nuovi luoghi di aggregazione e socialità. Vogliamo rivitalizzare il quartiere con infrastrutture e servizi che miglioreranno la qualità della vita dei cittadini, renderlo profondamente connesso con il territorio circostante".
Nel dettaglio, questi i progetti previsti nel quartiere e le risorse richieste al Governo. Completamento del PII "Adriano Marelli e Cascina San Giuseppe". Risorse del Comune: 10.850.000 euro; risorse chieste al Governo: 2.000.000 di euro. Dopo il fallimento dell'operatore privato che avrebbe dovuto attuare il Programma Integrato di Intervento denominato "Adriano Marelli e Cascina San Giuseppe" ( per cui è in corso l'escussione delle polizze assicurative per un totale di circa 18 milioni di euro), l'Amministrazione ha attivato i poteri sostitutivi e si è fatta carico di effettuare parte delle opere non realizzate per un ammontare di 10.850.000 euro. Inoltre, qualora non si individuassero operatori interessati a completare la struttura della RSA lasciata incompiuta, il Comune identificherà una soluzione per toglierla dal degrado. Con i le risorse comunali sono state già completate le opere di urbanizzazione primaria e secondaria - piazze e giardini - sul versante est del quartiere, sono state demolite le strutture fatiscenti della Cascina San Giuseppe e sistemate a verde elementare le aree adiacenti alla stessa. Stanno per partire i lavori di sistemazione del parco pubblico nella parte di area che non necessita di bonifica, mentre entro la fine dell'anno inizierà la bonifica per la seconda parte del parco, per la cui successiva realizzazione si chiede al Governo uno stanziamento di 2 milioni di euro.
Altro punto riguarda una nuova struttura scolastica. Risorse del Comune: 7.850.000 euro; risorse della Regione: 800.000 euro; risorse chieste al Governo: 7.800.000 euro. Nell'area di via Adriano 60, dal 2015 di proprietà comunale grazie alla permuta con Aler e Regione Lombardia, verrà realizzata una nuova scuola secondaria di I grado dotata di mensa e palestra. L'Amministrazione ha già finanziato e avviato i lavori di demolizione di immobili e bonifica dell'area per un totale di 6.450.000 euro, cui si aggiungono ulteriori risorse comunali per 1.400.000 e un contributo della Regione di 800.000 euro. In tutto sono 8.650.000 euro dunque le risorse già utilizzate per la bonifica o già disponibili per la realizzazione della struttura scolastica. Al Governo si chiede un finanziamento per i restanti 7,8 milioni di euro necessari.
Metrotranvia 7 - Prolungamento tramviario. Risorse del Comune: 7.923.324 euro; risorse chieste al Governo : 7.900.000 euro. La mobilità sostenibile è un punto cardine dello sviluppo del quartiere. La Giunta ha già approvato infatti il progetto per il prolungamento tranviario della Linea 7 che fino ad oggi serve la tratta Piazzale Lagosta - Precotto, fino a via Adriano. Il prolungamento, che prevede la realizzazione di circa 3 km di tracciato (1,5 per ciascuna direzione) per 8 fermate (4 per direzione) con banchine di 35 metri, consentirà di trasportare fino a 4.500 passeggeri all'ora per direzione. L'opera permetterà inoltre di collegare agevolmente il quartiere con la linea metropolitana M1 stazione Precotto, la stazione ferroviaria Greco-Pirelli, l'Università statale Bicocca, l'Azienda Ospedaliera Niguarda, e in futuro con la linea metropolitana M2 stazione Cascina Gobba. L'Amministrazione ha già stanziato 7.923.324 euro, di cui 2.469.192 necessari alla bonifica e al risanamento dell'area di deposito di Precotto. Al Governo si chiede un finanziamento per i restanti 7.900.000 euro. Studio sull'assetto idrogeologico dell'area finalizzato alla resilienza. Risorse del Comune: 300.000 euro; risorse chieste al Governo: 300.000 euro. Come potrebbe influire il cambiamento climatico sul Quartiere Adriano? Più specificatamente, quali criticità di ordine geologico, idraulico o sismico potrebbero un domani avere degli impatti sul territorio? Per tentare di rispondere a queste domande e poter indirizzare la pianificazione urbanistica del futuro di una zona posta in prossimità del fiume Lambro - quindi potenzialmente interessata da fenomeni alluvionali - l'Amministrazione ritiene necessario aggiornare il quadro idrogeologico di riferimento. Questo verrà fatto attraverso studi tecnico-scientifici che prenderanno in considerazione l'assetto idraulico e il nuovo assetto territoriale derivante dalla nuova pianificazione. L'Amministrazione ha già stanziato 300.000 euro, al Governo si chiede la medesima somma per coofinanziare gli studi