Milano

Peste suina, Regione Lombardia deve abbattere 27mila cinghiali entro fine anno

a cura della redazione

Il piano di sorveglianza ed eradicazione della peste suina africana in Regione Lombardia. Il Pd: "Fontana sarà pronto?"

Peste suina, il PD: "Eradicazione, Regione Lombardia sarà pronta?"

 “Il piano di eradicazione predisposto dal commissario straordinario che abbiamo incontrato oggi deve partire dal prossimo primo ottobre: la Regione Lombardia è pronta?” lo chiedono i consiglieri regionali del Pd Carmela Rozza, Matteo Piloni e Marco Carra, rispettivamente segretaria di commissione in Sanità, segretario e capodelegazione dem in Agricoltura, dopo la seduta congiunta.

 “Abbiamo sollecitato questo incontro in seguito all’aggravarsi della situazione dopo i fatti registrati nel pavese, per fare il punto della situazione dopo l’approvazione, nel mese di luglio, della nostra mozione – dicono i consiglieri – soprattutto rispetto ad alcuni punti fondamentali che riguardano: l’incremento del personale, l’attivazione dei gruppi operativi territoriali (GOT) che rappresentano il fulcro di tutta l’operazione e l’erogazione dei ristori previsti dopo l’abbattimento dei capi”.

“Per quanto riguarda l’incremento di personale – fanno sapere gli esponenti dem - il commissario ha smentito l’assessore Bertolaso, secondo il quale non ci sono al momento grosse criticità, ribadendo invece la necessità di incentivare la presenza numerica in ambito sanitario, ambientale e agricolo, per l’attività di monitoraggio e controllo, in alcune province”. “Quanto ai gruppi operativi territoriali – proseguono i consiglieri - devono essere nove provinciali e uno a regia regionale e devono essere costituiti da almeno 20 operatori qualificati. Mancano solo due settimane e, a quanto ci risulta, sui territori ancora non si sta muovendo nulla”. “Mentre sui ristori si ritiene sufficiente quanto previsto dal fondo nazionale – aggiungono - le uniche risorse concesse dalla giunta lombarda ammontano ai 600mila euro destinati alle polizie provinciali, dunque subordinate ai bilanci provinciali e disponibili in tempi più lunghi, mentre i territori hanno bisogno di risorse subito”. “La nostra preoccupazione è che tra le lentezze burocratiche e le risorse insufficienti, basti pensare agli operatori qualificati non ancora ingaggiati, la risposta di questa giunta regionale sia ancora assai inadeguata” concludono gli esponenti dem.







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