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Milano
Piano Vaccini Covid, PD a Fontana: "Basta annunci e polemiche"
(fonte Lapresse)

Piano Vaccini, Girelli (PD): "Basta annunci"

Siamo sicuri che il piano vaccinale di massa, il cosiddetto modello Bertolaso, non sia l'ennesimo annuncio? Naturalmente non dubito che Regione Lombardia stia predisponendo un dossier ad hoc, ma vaccinare 10 milioni di persone significa mettere nero su bianco azioni, numeri di personale disponibile, luoghi fisici dove somministrare le dosi. E soprattutto come si fa a raggiungere gli anziani che vivono magari in posti isolati? Ricordiamoci che la Lombardia è vasta ed eterogenea e che le persone sopra gli 80 anni, probabilmente impossibilitate a lunghi spostamenti, non vivono solo nelle città capoluogo": così Gianni Girelli, consigliere regionale PD e presidente della Commissione regionale d'Inchiesta Covid 19. "Invece che discussioni estenuanti, sfiancanti e davvero inutili, si lavori con i territori e con i comuni per affrontare e risolvere questi problemi - prosegue Girelli -. La campagna vaccinale è una priorità per tutti, e tutti sono disponibili a confrontarsi e collaborare ad un vero piano. Nessuno è più disposto a sottoporsi a questo stillicidio di promesse e frenate. Aggiungo infine che non comprendo la posizione di colleghi che continuano, dall’inizio della pandemia, a sostenere che tutto procede per il meglio. Non sollevo polemiche pretestuose, chiedo però chiarimenti e indicazioni puntuali alle quali non si può rispondere con comunicati stampa. Servono dati, luoghi e date".

Covid, Peluffo (PD): "Anche oggi polemiche da Fontana"

Stiamo purtroppo girando la boa dell’anno di pandemia. E dopo 12 mesi siamo ancora qui ad assistere attoniti a quell’incomprensibile balletto di dichiarazioni, con seguito di polemiche. C’è davvero da chiedersi perché in Regione Lombardia abbiano così tante energie da buttare in inutili prove muscolari". Così il segretario del Pd Lombardia Vinicio Peluffo. "Partiamo dai fatti - prosegue Peluffo -. La Lombardia si è fino ad ora distinta per mancanza di trasparenza sui dati, per caos sui numeri ed errori nella compilazione dei file da trasmettere a Roma. Senza dimenticare la surreale campagna vaccinale con gare in extremis e al rialzo. Nessuno mette in discussione che al cambio di passo in Regione Lombardia, per via anche della sostituzione del suo ex assessore al welfare, debba seguire discontinuità anche nella gestione della pandemia in corso. E di conseguenza anche una svolta nella nuova fase di vaccinazioni anticovid. Tuttavia, ancora oggi i sindaci, che da sempre sono in prima linea, non vengono coinvolti a dovere. E il Consiglio regionale viene continuamente depotenziato del suo ruolo. Stanchi delle polemiche, i cittadini vogliono solo sapere dove come e quando si vaccineranno. Non mi pare una richiesta cui si possa sempre rispondere dando la colpa a qualcuno a Roma".

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