Milano
Piastra Expo, scade la proroga su Sala: verso la chiusura delle indagini
L'inchiesta sulla Piastra di Expo dovrebbe chiudersi entro la metà di giugno. Domani scadono i sei mesi di proroga delle indagini che coinvolgono anche Sala
Domani scadono i sei mesi di proroga per l'inchiesta sulla Piastra di Expo che vede indagato anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala accusato di falso materiale e falso ideologico. E' l'indagine che nel dicembre scorso aveva portato all''autosospensione' di Sala dalla carica di primo cittadino. A quanto si e' appreso, l'inchiesta verra' chiusa intorno alla meta' di giugno dal pg Felice Isnardi diventato titolare del fascicolo dopo l'avocazione da parte della Procura generale guidata da Roberto Alfonso. Due le possibilita' per il pg: chiudere l'inchiesta in previsione di una richiesta di processo oppure sollecitare l'archiviazione della posizione del sindaco. Oltre a Sala, sono indagate altre 6 persone. L'inchiesta era stata al centro dello scontro in Procura tra l'allora procuratore capo Edmondo Bruti Liberati e il procuratore Alfredo Robledo.
Sala era stato iscritto nel registro degli indagati dal pg Isnardi sulla base delle carte gia' in possesso dei pm Roberto Pellicano, Paolo Filippini e Giovanni Polizzi che avevano chiesto l'archiviazione dell'inchiesta, non accolta poi dal gip Andrea Ghinetti. Il gip aveva convocato le parti per la discussione della vicenda ma il pg Isnardi aveva chiesto di revocare la richiesta di archiviaizone, sfilando, di fatto, le indagini ai pm per "compiere ulteriori accertamenti investigativi". In questi mesi, la Procura Generale ha approfondito la vicenda di due verbali che sarebbero stati falsificati da Sala quando era commissario di Expo nel 2012. Sono due verbali della commissione aggiudicatrice della gara d'appalto per la Piastra, cioe' la struttura su cui sarebbero stati edificati i padiglioni. Verbali che sarebbero stati retrodati per accelerare la nomina di due commissari che si erano rivelati incompatibili. Gli inquirenti ipotizzano che la presunta falsificazione sarebbe stata compiuta per velocizzare i lavori della gara piu' importante di Expo perche' il rischio era che l'Esposizione non si facesse.