Milano

Piazzale Loreto, Piscina (Municipio 2): "Follia anti-green"

Samuele Piscina, presidente leghista del Municipio 2: "Piazziale Loreto, follia anti-green pedonalizzare via Padova aumentando il traffico su altre arterie"

Piazzale Loreto, Piscina (Municipio 2): "Follia anti-green"

La presentazione del progetto relativo al profondo restyling di piazzale Loreto provoca la reazione di  Samuele Piscina, presidente leghista del Municipio 2 di Milano: “Apprendo con stupore che, nell’ambito del Bando C40-Reinventing cities di piazzale Loreto, siano state ascoltate poche associazioni, probabilmente scelte dal Comune, ma non il Municipio 2 che conosce bene il territorio e avrebbe potuto evidenziare le criticità del progetto”.

“Proprio questa mancanza ha evidentemente causato l’ennesima follia anti-green, con la pedonalizzazione del primo tratto di via Padova, la rimozione di numerosi posti auto e di un accesso fondamentale per la viabilità da e verso nord, causando future grandi difficoltà ai residenti e ai commercianti”.

“È chiaro che la riqualificazione della piazza sia un tema condiviso da ogni parte politica, ma aumentare il traffico e l’inquinamento in città eliminando le strade va esattamente nella direzione opposta rispetto alla politica green della quale la nostra città avrebbe davvero bisogno. Infatti, è dimostrato come la sottrazione di accessi viabilistici porti direttamente al maggior traffico concentrato nelle principali arterie, quali viale Monza, già martoriata dalla folle ciclabile del duo Sala-Granelli, e via Andrea Costa”.

“Altro che svolta green, Sala sta condannando i cittadini a respirare sempre più smog!” chiosa il Presidente leghista, “Urge un con confronto con il Municipio per sanare l’ennesima progettazione delirante e salvaguardare la salute dei cittadini. La nostra istituzione si è sempre contraddistinta per una collaborazione positiva, offrendo alternative plausibili, progettabili e non ideologiche. Spiace che Sala e Maran ancora una volta abbiano pensato solo alla campagna elettorale e non al vero confronto con i cittadini”.







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