Milano
Pifferi, nel biberon non sono state trovate tracce di benzodiazepine
Morte della piccola Diana Pifferi, abbandonata dalla madre Alessia: la perizia ha escluso la presenza di psicofarmaci nel biberon della bimba
Pifferi, nel biberon non sono state trovate tracce di benzodiazepine
Nel biberon e nella bottiglietta di te' di Diana Pifferi, la bimba di quasi 18 mesi morta lo scorso luglio dopo essere stata abbandonata dalla madre Alessia, non c'erano benzodiazepine. E' quanto conclude la perizia disposta dal gip di Milano, Fabrizio Filice, nell'ambito di incidente probatorio dell'inchiesta per omicidio pluriaggravato a carico della madre Alessia. "L'analisi del contenuto della bottiglietta San Benedetto Baby e del biberon non ha evidenziato la presenza di composti di interesse tossicologico", sottolineano i periti Magliona-Di Candia-Portera nella relazione depositata ieri alle parti. Gli esiti saranno discussi in udienza il prossimo 30 gennaio. Le analisi sul pannolino indossato dalla piccola hanno, invece, rilevato tracce di paracetamolo che e' "verosimilmente da attribuire a una somministrazione del farmaco all'infante e alla successiva eliminazione" con la pipi'. Le analisi, quindi, confermerebbero la versione della madre che ha sempre negato di aver dato alla figlia lo psicofarmaco En contenuto in un flacone sequestrato nell'abitazione di Ponte Lambro
I legali di Alessia Pifferi: "La madre è sempre stata genuina nel suo racconto, manca la premeditazione"
"La difesa di Alessia Pifferi non si stupisce dell'esito dell'incidente probatorio, che tra l'altro era gia' stato in parte anticipato dalle risultanze dell'esame autoptico sulla bambina". Lo scrivono in una nota gli avvocati Solange Marchignoli e Luca D'Auria, commentando le conclusione della perizia disposta dal gip di Milano Fabrizio Filice lo scorso 14 ottobre nell'ambito dell'inchiesta per omicidio pluriaggravato della piccola Diana, morta di stenti dopo essere stata abbandonata dalla madre in casa da sola per sei giorni lo scorso fine luglio. "L'assenza di benzodiazepine nel biberon e nella bottiglietta dimostra che Alessia e' sempre stata genuina nel suo racconto e, sul piano giuridico, che la premeditazione manca di elementi concreti".