Milano
Pinocchio/ C'era una volta la violenza politica. Insieme all'inerzia e alla polemica

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ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.15 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45
C'era una volta la violenza politica, l'inerzia politica, la polemica politica. Iniziamo dalla prima: dopo il blitz in Stazione Centrale vengono vandalizzate a ogni piè sospinto sia le sedi del Partito Democratico che quelle della Lega Nord. Colpisce che nelle scritte sui muri si evochi una frase di un comunicato stampa del segretario, Pietro Bussolati, che invoca come prioritario il ripetere azioni di controllo sulla Stazione. E' chiara la matrice di estrema sinistra. Ed è chiaro che qualcuno non gradisce le esibizioni di forza da parte dello Stato. Qui da noi, non ci piace nulla. Se c'è l'esibizione di forza da parte del bravissimo Questore, dopo che sono stati aggrediti dei carabinieri, viene subito additato come un atto fascista. Se non c'è l'esibizione, lo Stato è debole. E questo non è accettabile. Non abbiamo nulla da temere dalle forze dell'ordine. Il problema della giustizia non sono loro. Poi c'è l'inerzia politica. Rendo onore al merito a Sala per aver detto che sulle periferie bisogna fare più in fretta. Il primo anno è quasi concluso, e si deve accelerare. Sala sa che la luna di miele sta finendo, e che le promesse vanno migliorate. Lo diciamo? Diciamolo: Pisapia aveva promesso riqualificazione, ma i quartieri periferici sono ancora tutti là. Non è che la fiducia regni sovrana, senza pezze d'appoggio concrete, concretissime. Infine, c'è la polemica politica. Sala non appoggia Renzi, Renzi si vendica di Milano e Brescia. Non è un bello spettacolo. Proprio per niente. L'unico modo per uscirne? Lavorare sodo, sodissimo. Altrimenti il credito di credibilità si esaurirà in fretta, malgrado tutte le narrazioni possibili del Modello Milano.