Milano

Pinocchio/ C'era una volta un Paese avvitato su se stesso...



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ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.15 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45

C'era una volta un Paese avvitato su se stesso. Premetto: voglio parlare di politica nazionale. So che oggi c'è la direzione del Partito Democratico, e voglio parlare di questo. Ma senza prendere neanche lontanamente in considerazione tutti i fiumi di parole che usciranno da quella assemblea pletorica e verbosa. A leggere i giornali, nell'ultimo periodo, c'è da mettersi le mani nei capelli. Letteralmente. Salvini litiga con Berlusconi e dice che Grillo l'ha deluso. La minoranza del Partito Democratico chiede le dimissioni di Renzi e un congresso bello lungo eh, che non si pensi che si vuole liquidare la questione del referendum (a proposito, ve lo ricordate? A me inizia già a sbiadirsi e finisce insieme a quello delle trivelle e degli altri mille e cinquecento promossi, passati, votati o non votati...) Poi c'è Renzi che fa il blog, il Movimento 5 Stelle che combatte per difendere la Raggi, che nel frattempo si sceglie un esimio assessore all'urbanistica che alla prima occasione la sputtana, ben sapendo di parlare con un giornalista. Poi però dice che non si aspettava che avrebbe scritto il pezzo, anche se ha detto al collega che quelle informazioni le poteva utilizzare. In effetti anche il mio macellaio mi vende la carne e poi crede che la usi per farci il caffè. Ecco, in tutto questo non vedo un decreto che sia uno, una legge, uno strapuntino di discussione, una elaborazione sui fatti, una proposta di riforma della giustizia, una discussione seria sul lavoro. Niente di niente di niente. Oh, a proposito, ma Monti dove è finito? Per far cagnara inutilmente ci manca solo lui, il professore. Ma vedrete, salterà fuori di sicuro.







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