Milano

Pinocchio/ C'era una volta un Paese che faceva la sua parte...

ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), ALLE 19,15 E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6,45

ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.15 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45

C'era una volta un Paese che faceva la sua parte. Fatemelo dire, e con un po' di orgoglio. Milano nell'emergenza profughi fa la sua parte. Assolutamente. Su Affaritaliani.it due giorni fa, in anteprima, abbiamo dato la lista comune per comune, di tutti i profughi che dovranno arrivare. Se volete sapere nel vostro comune o comunello quanti ne arriveranno, venite a leggerci. Spot a parte, i comuni piccoli ne prenderanno una decina. Quelli grandi, come Sesto San Giovanni, oltre 220. E' una misura che Milano chiede da tempo, perché non riesce a gestire da sola tutto i flusso, e allora chiama a raccolta i comuni della città metropolitana. Fin qui, l'orgoglio perché facciamo la nostra parte. Un po' come chi paga le tasse in un Paese di evasori, sappiamo di essere moralmente superiori e quindi ce ne vantiamo. Però, proprio come chi paga le tasse in un Paese di evasori, inizia a venirci il dubbio, diciamo così, vago ed eventuale, di essere un po' fessi. Cercando di capirci: una volta esisteva la provincia di Milano. Faceva delle cose, buone o cattive, ma le faceva. Poi hanno abolito la provincia e messo la città metropolitana, che come cosa più importante che cosa fa? Smista i profughi da Milano all'hinterland. Boh. E ancora: siamo quelli che fanno la loro parte, siamo bravi e bravissimi. Poi però si scopre che la pressione migratoria su Milano e limitrofi non ha paragoni nel Paese. E allora, come insegnano i vecchi saggi, c'è qualcosa che non va. Perché a essere troppo buoni, si passa per scemi.







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