Milano
Pinocchio/ Case popolari: degrado, schifezze e frustrazioni
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C’era una volta un paese che si svegliava sempre tardi. E il bello è che i cittadini ci cascano sempre. Sempre. Il che, in fondo, vuol dire che il metodo funziona. Stiamo parlando delle case popolari di Milano, stiamo parlando di Aler, stiamo parlando necessariamente di migliaia e migliaia di cittadini milanesi che ogni giorno si trovano a far i conti con degrado, schifezze e soprattutto frustrazioni di ogni genere. Cose per noi normali ma che per loro, milanesi come noi, diventano piccole imprese. Tipo non avere i citofoni bruciati, o l’acqua in casa, o il rischio di saltare in aria ogni volta che si accende un fornello. Ecco, la cosa che più mi fa imbufalire è che oggi nessuno dice una parola chiara su Aler. E dire che non sarebbe difficile. Bisognerebbe dire che Pisapia, per quanto con mille problematiche connesse, a fare qualcosa per le sue case popolari ci ha provato: le ha date a MM, provando a invertire una tendenza pazzescamente negativa. Pure Parisi ha avanzato critiche non da poco sulla gestione Aler, al punto da aver fatto forse arrabbiare qualcuno. Tuttavia, in questo, c’è un convitato di pietra. Ed è la Lega Nord, che governa la Regione Lombardia, che è proprietaria di Aler. Perché non dice che cosa vuol fare? Perché non dà un chiaro segno di discontinuità? Il problema, secondo me, sono i cittadini. Che ogni anno, sotto elezioni, si bevono le bufale che vengono loro propinate. Sarebbe ora di cambiare la dieta alimentare delle campagne elettorali. A proposito: magari anche Sala, qualche parola chiara potrebbe anche dirla, su questo tema. O vogliamo andare avanti a parlare della Balzani e della sinistra radicale?