Milano
Pinocchio/Città metropolitana, nata in default e gestita di malavoglia
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C’era una volta un Paese che cambiava tutto per cambiare in peggio. Da sempre, fin dall’inizio, ho pensato che l’abolizione delle province fosse una boiata pazzesca. Ricordo una serie di puntate su Telelombardia nella quale cercavamo di dimostrare, con dati concreti, come l’abolizione dell’ente intermedio tra Regione e Comune non solo non avrebbe fatto risparmiare una lira o un euro che dir si voglia, ma che avrebbe addirittura peggiorato la situazione. E così, facili profeti di sventura, è stato. Sul Corriere della Sera l’acuto Giangiacomo Schiavi parla della Città Metropolitana e dice una cosa di grande efficacia: senza soldi questo ente nasce già in default. E che cosa bisogna tagliare ancora? Ci sono vagonate di competenze, dai disabili all’Idroscalo e nessun soldo. I politici hanno le cariche GRATIS. Ripeto: GRATIS. E sarebbe da dire, prima o poi, che le cose fatte gratis hanno il valore di quello che si paga, e che quindi non pagare gli assessori non è una gran mossa. Se non date un soldo all’idraulico per sistemarvi il tubo che perde come potrete pretendere che faccia il lavoro bene? Lo farà di fretta, come un favore. E magari anche di malavoglia. Ecco, la malavoglia di Giuliano Pisapia, che della città metropolitana è sindaco, ma che ha sempre detto di non volersene occupare. Io mi sarei dimesso. Perché non gestire una situazione è peggio che gestirla male. E fare il martire, in politica, non vuol dire diventare santo.