Pinocchio/ Comunicazione e politica: il regresso e la nuova barbarie
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ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.15 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45
C'era una volta un Paese che aveva bisogno di riflettere su se stesso. Mi interrogo ogni giorno di più sulla forma della comunicazione politica. Del resto, ovviamente, è il mio mestiere. Da sempre sostengo che la narrazione per la quale i politici sono tutti ladri e la gente tutta brava gente è un puro e semplice alibi per tutti noi per scaricare le colpe sugli altri. Beh, certo, gli altri, ovvero i politici, ci hanno messo del loro con leggi elettorali che hanno costruito su questo alibi una parte di verità, visto che non siamo riusciti a votare i parlamentari per lungo tempo. Ma se ci guardiamo indietro, la narrazione che loro sono cattivi e noi buoni esisteva anche quando noi votavamo loro, singolarmente e in forma partito. Al netto di questo, però, la dimostrazione che la gente non è buona, e che anzi siamo una massa di pezzenti irrispettosi gli uni degli altri, ci viene da Facebook. La comunicazione politica là, si fa con frasi tipo: "Spero che fermino quella consigliera per strada e se la ingroppi un branco di diversamente pigmentati". Scritta a una politica del Pd di Parabiago. Ma da sinistra non c'è maggior rispetto, con l'epiteto: "fascisti" lanciato più o meno a chiunque non la pensi come te e le sedi imbrattate. Poi c'è il Movimento 5 Stelle, che di questa comunicazione ha fatto una forma d'arte, strutturata in gruppi d'insulto specializzati. E infine c'è Renzi, che continua a diffondere immagini su Facebook che non sono insultanti per nessuno se non per la nostra intelligenza, tipo quando si paragona a Totti solo perché sono nati lo stesso anno. In effetti anche io sono nato lo stesso anno di Paris Hilton e di Jessica Alba, eppure non faccio né film né filmini. Divagazioni a parte, si capisce che la comunicazione politica ha fatto un salto. All'indietro. E allora non ci stupiamo se i più giovani frequentano gruppi come Sesso Droga e Pastorizia. Sono la logica conseguenza della nuova cultura barbarica dominante.