Milano

Pinocchio/Destra, sinistra e l'estenuante balletto al Leoncavallo

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C’era una volta un Paese che ci faceva discutere inutilmente. Faceva discutere giornalisti, commentatori, piccoli e grandi editorialisti. Come, tra l’altro, se tutto questo discutere fosse davvero vitale per la città. Detto questo, il confronto è il sale della democrazia, e quindi è giusto così. Quel che non è giusto è che però su certe cose di particolare rilevanza, per dirla con un titolo del Corriere, si faccia un “balletto”. Il tema è quello del Leoncavallo, il centro sociale probabilmente più famoso d’Italia che da una vita la destra avrebbe dovuto sgomberare, e che da almeno quattro anni il centrosinistra vorrebbe regolarizzare. La cosa incredibile è che la destra, in effetti, per riportare le cose alla normalità, qualcosa di concreto non l’ha mai fatto. E che la sinistra, adesso, dopo aver costruito una delibera che ha fatto arrabbiare mezza maggioranza, dopo aver battagliato in decine di trasmissioni televisive per giustificarne la bontà, dopo aver trattato con gli abitanti del quartiere, promettendo riqualificazione. Ecco, dopo tutto questo, la sinistra si inceppa. Sel, che alla delibera ci tiene, accusa Basilio Rizzo. Basilio Rizzo, il presidente del consiglio, accusa la giunta. E il sindaco tace. Un balletto, come titolano i giornali. O, peggio, una inutile perdita di tempo.







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