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Milano
Pinocchio/ Il pasticcio di Cornelli, candidato (recalcitrante) a sua insaputa
Pinocchio

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C'era una volta la prima repubblica. Nella prima repubblica, quando bisognava chiedere a uno di candidarsi, prima di farlo pubblicamente lo si faceva in privato. Gli si chiedeva: "Ciao, amico, ti va di candidarti come governatore?". Poi si trattava sulle richieste e infine si usciva con un comunicato nel quale si chiedeva pubblicamente quanto era stato chiesto in privato, per arrivare a una risposta pubblica positiva come quella privata. Figurarsi se i partiti si sottoponevano ai rischi di avere un no. Rarissimo. Invece, nella seconda repubblica, funziona diversamente. Così, ieri, anticipiamo su Affaritaliani.it Milano che MDP, gli uomini di Bersani insomma, avrebbero chiesto a Roberto Cornelli di candidarsi contro Gori alle primarie. Diamo per scontato che siano d'accordo, e dunque che il professore universitario, ovvero Cornelli, sia già in campo. E preannunciamo che arriverà il comunicato ufficiale. Il problema è che Cornelli scrive un post su Facebook nel quale smentisce tutto: non ho ancora deciso. E poi rincara dicendo che il progetto politico non è ancora decollato. Il bello è che poco dopo esce il comunicato che era stato anticipato, che gli chiede - appunto - di candidarsi. Quindi: anticipazione, smentita, comunicato come era stato anticipato. Incredibile. E ora? Non si sa. Per la serie, casino del Diavolo, un Diavolo di casino.

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