Milano
Pinocchio/ Il Vangelo, Pisapia e l'arte di non parlare chiaro

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ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.15 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45
C’era una volta Gesù Cristo. Eh sì, a questo giro la prendiamo larga. Cristo diceva: sia dunque il vostro parlare sì sì, no no. Cioè, tradotto: parlate chiaramente e con una posizione ben definita. Ecco, anche i laici, questo insegnamento di duemila anni fa, forse dovrebbero metterselo a mente. I politici, soprattutto. Siamo diventati la società non solo dell’incoerenza, che sarebbe il male minore, visto che l’incoerente, un po’ come il bugiardo, viene subito individuato dal popolo e smascherato. Avete presente Hillary Clinton? Si era posta come paladina delle donne: lei che aveva tollerato il marito che faceva fumare il sigaro nella stanza ovale, e per carità di patria non aggiungo nulla. Ecco, la nostra società non è solo bugiarda e incoerente. Ma soprattutto ambigua, melliflua, incomprensibile. Così, Giuliano Pisapia, che dovrebbe essere uno “de sinistra”, l’altro giorno alla convention SinistraxMilano, è riuscito a dire, nell’ordine. Uno: che non sarà il leader di un soggetto nuovo a sinistra del Pd. Due: che occorre un soggetto nuovo a sinistra del Pd non alternativo al Pd. Tre: che questo soggetto deve avere come modello Milano. Quattro: che il modello Milano l’ha fatto lui e che Sala sta solo mandando avanti la sua eredità. Cinque: che lui non sarà il leader di questo soggetto che ha inventato, che sta portando in giro per l’Italia e che in fondo in fondo, per interposta persona, sta ancora governando a Milano. Che dire? Boh. Poi dicono che i cittadini si disamorano della politica. Bastava dicesse: al Referendum voto sì e voglio fondare un partito. L’avremmo capito tutti meglio, no?