Milano
Pinocchio/La burocrazia uccide il Centro assistenza minori
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C'era una volta un Paese che non ce la poteva proprio fare. Questo Paese è Milano che poi è un po’ lo specchio dell’Italia. Vorrei parlarvi del CAM, la cui sigla significa Centro Assistenza Minori. Il CAM, come ha scritto per primo Metro, poi seguito un po’ da tutti quanti, è l’unica struttura pubblica milanese che accoglie i minori da 0 a 7 anni per i quali il Tribunale abbia disposto l’allontanamento dalle famiglie, 24 ore su 24. Dentro ci lavorano educatori ed esperti, circa 40 persone con varie mansioni. Ora, ci si potrà chiedere, chi è quel pazzo che decide di chiudere una struttura del genere? Il bello è che la risposta non è univoca. La risposta è: la burocrazia. Il CAM infatti non dipende dalla Regione Lombardia, e questo è chiaro. Ma non dipende neanche dal Comune di Milano, poiché era uno dei servizi in carico alla Provincia di Milano. E quindi, si penserà, adesso sarà passato alla Città Metropolitana, che ultimamente inizio a pensare sia una jattura più che un’opportunità. E invece la risposta è no, ancora una volta. Non dipende neanche dalla città metropolitana, che non può gestire il servizio. E quindi, chi se ne occupa? Pare che stiano pensando a chiuderlo, per cambiargli nome, e poi riaprirlo. Intanto però la soluzione pare sia la chiusura. Una vergogna senza precedenti. Questo Paese non ce la può proprio fare.