Milano
Pinocchio/Le palme, la Cocco e il ruolo di Microsoft a Milano

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ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.15 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45
C'era un Paese con una palma e una Cocco. La palma sta davanti a piazza Duomo. La Cocco rimane a Palazzo Marino, dopo aver minacciato di dimettersi perché non voleva a tutti i costi mettere in piazza i propri redditi del 2015. Scelta sbagliata. Adesso saranno su tutti i giornali per giorni, e sarà meglio per lei che non abbia sbagliato neppure una virgola. E' un po' come alle scuole elementari, in Italia. Più te la prendi se ti sfottono, più ti sfottono. Per quanto riguarda la Cocco, se l'è proprio andata a cercare. Cosa avrà mai da nascondere, dico io? Ha lavorato onestamente? Ha guadagnato tanti soldi? Buon per lei. In caso contrario il problema non è la pubblicazione dei redditi, ma come li ha fatti, quei redditi. Dopodiché, qualcosa su Microsoft ce lo dobbiamo pur dire. E' una super-società mondiale, che solo sei anni fa, con scelta illuminata (per modo di dire) dell'allora amministratore delegato Scott Jovane, inaugurava la super sede di Peschiera Borromeo. Ora è arrivata a Milano, e questo è un bene. Scotto Jovane intanto è stato amministratore delegato del Corriere della Sera e adesso è amministratore delegato di Banzai. Che cosa succederà a Peschiera Borromeo? Boh. Ma sto divagando. Il punto è che Microsoft è un asset per Milano, non un disvalore. Purché non si facciano strane commistioni, conflitti di interessi e porcherie varie. Ecco perché ci interessano i redditi della Cocco.