Milano
Pinocchio/Lega, le strade pericolose di Bobo&Matteo

ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.15 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45
C'era una volta la Lega, abbiamo detto settimana scorsa nella rubrica Pinocchio, parlando del fatto che quando c'era Bossi non si sarebbe mai registrata la situazione attuale, con Salvini che dice bianco e Maroni che dice nero. Ma è così e non si può fare altrimenti, pare. Che Salvini sia un leader è cosa certa. Ha carisma, fiuto politico, qualche buon cavallo di battaglia. L'incognita, per lui, è capire se ha finito le cartucce in una sovraesposizione mediatica che inizia ad essere il suo tallone d'Achille. Si sa: più parli, delle volte, e meno hai da dire. Succede a tutti i leader che parlano troppo. Dall'altra parte c'è Roberto Maroni, governatore della Lombardia e suo predecessore. Sembrava una staffetta perfetta e invece, oggi, Maroni dice che bisogna andare con Ncd? E Salvini dice mai con Alfano. Oggi Maroni dice che vuole trattare con il Pd sul referendum? E Salvini dice che non si deve trattare con il Pd. Maroni va d'amore e d'accordo con Berlusconi, Salvini e Silvio non si sopportano. Salvini chiede di nominare assessore Ciocca? Maroni evita accuratamente di nominarlo. Parliamoci chiaro, non si capisce dove vogliano andare, tutti e due. Anche perché per adesso pare che stiano andando avanti ognuno per conto suo.