Pinocchio/ Lega Nord, il partito del (doppio) capo. Finchè funziona... - Affaritaliani.it

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Pinocchio/ Lega Nord, il partito del (doppio) capo. Finchè funziona...

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C’era una volta la Lega Nord. Il partito del Capo. Ve lo ricordate il senatur? L’Umberto? Quel Bossi che in tanti rimpiangono ma che nessuno, poi, vorrebbe vedere gestire il partito, dopo i tanti scandali, dai figli a Belsito, che hanno decretato la chiusura della sua era politica. Ecco, quella Lega Nord non c’è più, e secondo me se ne parla troppo poco. C’è una nuova fase, nella quale, anche pubblicamente, esiste una Lega di lotta e una di governo. Quella di lotta è quella che raccoglie voti, quella che vuol essere alternativa a un Matteo Renzi che al netto dei dissidenti interni poi finisce sempre per avere l’unanimità all’interno del suo partito. Quella di lotta è quella di Matteo Salvini. Cerca di dare parole d’ordine a un centrodestra nel quale assente ingiustificato è il partito di Forza Italia, preso in una via stretta tra l’individuazione di un nuovo leader e il rispetto da portare al vecchio leader sempre in auge. Poi c’è la Lega di governo, e qui a dare le carte è Roberto Maroni. Fa le sue coalizioni, con tanto di Ncd, fa le sue proposte politiche. Esprime il suo niet a Del Debbio mentre in contemporanea Salvini lo benedice. Eppure, in questo partito a due teste, non c’è guerra. Almeno in maniera evidente. Salvini non attacca e distrugge Maroni, così come ha fatto con Tosi. Ammette che ci sia un altro capo, quello governativo. Ammette che la Lega non è una ma duplice. Ammette che non vuole la guerra interna. Chissà che cosa succederà andando avanti di questo passo. Una volta c’era il partito di un uomo solo. Ora la monarchia a due. Come innovazione politica, non è male, sempre che funzioni…








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