Pinocchio/ Lodi: e alla fine le piscine resteranno chiuse...
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ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.15 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45
C’era una volta un Paese che non badava alle conseguenze. Ora, so che si avvicinano le elezioni di Milano e bisognerebbe parlare fondamentalmente di quelle. Però vorrei fare per oggi una digressione su Lodi. Ne abbiamo tanto parlato nelle scorse settimane. Avevo detto, e ribadisco, che il carcere per il sindaco di Lodi mi è sembrato una vera e propria barbarie, che in uno stato di diritto non andrebbe assolutamente tollerata. C’è però un fenomeno, che oggi ritroviamo sul Corriere della Sera, decisamente interessante e che spiega tante cose. Sapete che cosa è successo dopo l’inizio dell’inchiesta e la carcerazione del sindaco? E’ successo che il Comune ha revocato immediatamente, in regime di autotutela, i bandi “incriminati”. Perché? Perché ovviamente a nessuno piace prendere una causa praticamente persa in partenza da chi si sente danneggiato da bandi sui quali vuol far luce la stessa magistratura. Considerato che chi avrebbe vinto quei bandi era una società a capitale pubblico, ci si rende conto che la mancata assegnazione è stato un colpo al pubblico, e non a un privato. E questo è il primo dato. Il secondo dato è che dalla revoca del bando, in Comune nessuno vuol prendersi la responsabilità di fare nulla. Troppo pericoloso di qui, troppo complicato di là. E alla fine l’esito è scontato: per due piscine su tre, probabilmente, non ci sarà la stagione estiva o comunque sarà molto parziale. Detto fuori dai denti, rimarranno chiuse. Un esito perfetto per una vicenda vergognosa.