Pinocchio/ M5S, strategie da Democrazia cristiana

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C’era una volta la democrazia cristiana. Oggi si chiama Movimento 5 Stelle. Intendiamoci, ovviamente è una battuta. Però a leggere la soluzione, che i pentastellati hanno trovato per riuscire a uscire da una situazione difficile, ci si ricorda proprio di tante soluzioni escogitate da Andreotti e compagnia cantante. La storia è questa, e riguarda il candidato sindaco di Milano. Qualche mese fa fanno una selezione assurda che porta a raccogliere una manciata di voti e a scegliere Patrizia Bedori. Selezione assurda, candidata inadatta: la Bedori brucia qualche mese cercando di farsi iniezioni di autostima e poi finalmente arriva alla conclusione alla quale eravamo arrivati tutti: non è neanche lontanamente tagliata per fare il candidato. E quindi? Che cosa fare? Da una parte c’è chi spinge per confermare il terzo arrivato, visto che il secondo nel frattempo ha lasciato responsabilmente il partito. Dall’altra parte c’è chi dice che invece, giacchè il metodo è sbagliato, si rifaccia tutto e una buona volta il candidato abbia davvero una base e un supporto diffuso. Alla fine, la soluzione democristiana. Mettiamo sul blog un annuncio, un po’ a sorpresa, nel quale si chieda se siete d’accordo o no a votare il terzo arrivato. Un po’ come se nel Pd, dopo Bersani, avessero fatto una votazione sul sito web dicendo se volevano Renzi. E se c’era qualcun altro? Vabbè, non è importante. L’importante è che finalmente abbiano partorito una soluzione, il che non era affatto scontato. Finalmente può partire la campagna elettorale.