Pinocchio/Ma l'importante è essere contro

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C’era una volta un Paese sempre contro. Contro quelli che non organizzano mai nulla. Contro quelli che organizzano troppo. Contro i canali di Expo ma per la Darsena. Contro la Darsena ma per le vie d’acqua. Contro i ricchi ma aspiranti ricchi. Contro i giovani che non capiscono un tubo. Contro i vecchi tromboni. Contro Expo perché sfrutta il lavoro. Contro l’Italia perché non organizza nulla per il lavoro. Contro il lavoro precario, contro il lavoro che è sempre uguale e monotono. Contro la corruzione, contro le norme troppo severe di Cantone. Contro i graffiti in Darsena, contro chi vieta la libertà di espressione anche sui muri. Contro l’albero della vita perché è costato troppo, contro chi pensa che l’albero della vita sia costato troppo. Contro le multinazionali che inquinano Expo. Contro il McDonald’s, la Coca Cola e la Nestlè ma per dei bei padiglioni grandi grandi e che costano molto. Contro la zona rossa che non c’è, contro i no global no expo che però hanno ragione nel loro messaggio, contro le molotov e le spranghe, che però ci sono sempre. Contro la politica che non fa nulla, contro la magistratura che fa troppo, contro gli imprenditori che rubano, contro gli operai fannulloni, contro il lavoro nero, contro il lavoro ai neri perché solo i bianchi lavorano e non si capisce perché non lavorano anche i neri, contro Expo, contro Expo, contro Expo. Bel Paese. A volte puzza un po’.