Milano

Pinocchio/ Milano è abbastanza civile per riaprire i Navigli?



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ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.15 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45

C’era una volta Venezia. Sì, proprio Venezia, anche se Pinocchio si occupa generalmente di Milano. A Venezia ci sono i canali, e sono bellissimi, anche se in estate diciamo che puzzano in modo a volte insopportabile e che se la gente ci butta dentro la spazzatura diventano una roba da favelas brasiliane, con tutto il rispetto per i disperati che ci vivono dentro. Ora, sappiamo che il sindaco Beppe Sala e buona parte dei milanesi, vorrebbero riaprire i Navigli per fare in modo che anche Milano torni ad essere una città d’acqua, con canali, magari navigabili, sicuramente altamente scenografici. Ora, il sogno è una bella cosa, e decisamente riaprire i Navigli potrebbe restituire fascino alla nostra città che già viaggia meglio del resto d’Italia in molti campi. L’altro giorno, aprendo il giornale, ho letto però una notizia piccola piccola, con tanto di foto, che va a confermare quanto da me rilevato direttamente: nella rinata Darsena c’è una puzza nauseabonda. Il motivo? Le alghe, ovviamente. Ma anche i rifiuti della movida e degli incivili che trasformano ogni via d’acqua in un pisciatoio a cielo aperto. Quindi, parlando di riapertura dei Navigli, la domanda giusta non è se ci sono i soldi, o quanti lavori e blocchi costerà la riapertura alla città, ma se siamo pronti noi milanesi a una prova di civiltà, che vuol dire anche bloccare l’inciviltà di chi pensa che Milano sia solo un immenso parco giochi.







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